Fossano: defezioni nella maggioranza, salta l’approvazione del bilancio

La seduta del 20 dicembre è stata rimandata per mancanza del numero legale. Forza Italia e Fossano in Azione si intestano il "blitz". Assenti anche Tiziana Araldi e Luigi Campanella di Fratelli d'Italia

Banchi vuoti in Consiglio comunale

Niente Consiglio comunale venerdì sera a Fossano. La maggioranza, infatti, si è presentata con 6 soli consiglieri comunali (su 10) più il sindaco e, quando i 6 consiglieri di minoranza, tutti presenti, si sono alzati lasciando i loro banchi, è venuto a mancare il numero legale e non è stato possibile esaminare il bilancio preventivo 2025, il principale punto all’ordine del giorno. La seduta è stata sospesa e 15 minuti dopo è stata tolta non essendo nel frattempo arrivato nessuno. Verrà riconvocata dalla presidente del Consiglio comunale Simona Giaccardi nei tempi previsti dal regolamento.

Gli assenti erano Tiziana Airaldi e Luigi Campanella (Fratelli d’Italia), Mario Tortone (Forza Italia) e Matteo Blengino (Fossano in Azione). I presenti Giorgio Bergesio, Simona Giaccardi, Marinella Bianco e Cristian Molineris (Lega), Lauro Pelazza (Fratelli d’Italia) e Angelo Lamberti (Dario Tallone sindaco). Assenti anche gli assessori Gianfranco Dogliani (Fossano in Azione), Giacomo Pellegrino (Forza Italia) e Cinzia Cuzzilla (Fratelli d’Italia, unica "assente giustificata" nell’appello del segretario comunale), mentre la Giunta era rappresentata da Danilo Toti (Fratelli d’Italia), Donatella Rattalino (Dario Tallone sindaco) e dal sindaco stesso.

Non c’è casualità, come emerge da un comunicato congiunto trasmesso poco dopo dai gruppi consiliari di Forza Italia e Fossano in Azione che annuncia l’assenza di Blengino e Tortone. “In questi primi mesi di legislatura - recita la nota spiegando le ragioni dell’assenza - abbiamo sempre garantito il nostro apporto costruttivo, sostenendo l'azione della Giunta comunale e del sindaco. Parimenti, abbiamo segnalato una carenza comunicativa all'interno della maggioranza, provando a proporre iniziative utili ad ovviarvi. Spiace, però, che questa carenza comunicativa abbia riguardato anche gli atti che sono sottoposti oggi al voto del Consiglio. Per questo motivo, nel rispetto del Consiglio stesso e dei concittadini che ci hanno riservato fiducia, abbiamo comunicato alla segreteria generale la nostra assenza”. Dopo lo “schiaffo”, la nota si chiude con un ramoscello d’ulivo. “Nel ribadire il sostegno ai nostri due assessori di riferimento e la fiducia all’Esecutivo cittadino - concludono infatti i due capigruppo -, confidiamo che il sindaco Tallone, nella sua qualità di capo della coalizione, possa individuare idonei strumenti di coinvolgimento di tutte le anime che compongono la maggioranza".

Nessuna dichiarazione, invece, dagli assenti di Fratelli d’Italia, Airaldi e Campanella, benché anche la loro sia da catalogare come un’assenza strategica, in difformità con la scelta di quella parte di FdI rappresentata dal capogruppo Pelazza e dall’assessore Toti.

Per i tre gruppi di opposizione è intervenuto Francesco Balocco, parlando di “segnale politico importante” pervenuto forte e chiaro in occasione della seduta più importante dell'anno, quella di approvazione del bilancio. “Credo che la città ne debba prendere atto - ha sostenuto -. Noi, pertanto, non garantiremo il numero legale, anche perché abbiamo la consapevolezza che è possibile approvare il bilancio preventivo entro il 28 febbraio e dunque non ci sarà danno per la città”. L’ex sindaco ha quindi rilevato che Fossano è  “l’unica tra le sette sorelle in cui avviene questo fatto, l’unica in cui esiste una maggioranza omogenea a quella nazionale e regionale”.

Sul merito dei “maldipancia” degli assenti, ha invece fatto riferimento a una delibera sulla riorganizzazione degli uffici, di qualche settimana fa, approvata dalla Giunta in assenza del sindaco. “Mi pare significativo - ha aggiunto - dei problemi che esistono all'interno della maggioranza".

“Sono rimasto a casa otto giorni con l’influenza – ha replicato Dario Tallone -. È giusto che dovesse andare avanti e che i miei assessori abbiano approvato la delibera, a cui, successivamente, ne sono seguite altre, tutte approvate”.

Ma se non è qui, la causa va cercata altrove.

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