Nel suo bagaglio di competenze, che va continuamente aggiornato, non ci sono soltanto la laurea in Storia dell’arte, ma anche nozioni specifiche di giurisprudenza, di economia, un po’ di psicologia, una buona capacità di “smanettare” su internet e anche di divincolarsi tra le complicazioni della burocrazia, anzi, delle burocrazie, diverse in ogni Paese del mondo.
Così, dopo un po’ di sana gavetta, dopo aver “masticato” fiere, cataloghi, mostre e centinaia di aste, si diventa un “Art advisor”, un consulente artistico, come è il fossanese Luca Morosi.
Servizio su La Fedeltà del 25 dicembre
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