Quando il Natale torna ad essere davvero una festa cristiana, nel segno della solidarietà e della condivisione.
Anche in questo 2024, a Fossano la Caritas ha organizzato il “pranzo sospeso”, offrendo la possibilità di donare per garantire un pasto generoso a famiglie che devono misurarsi con particolari difficoltà e che, per questo, sono accompagnate dalle stesse Caritas parrocchiali e dal Centro di ascolto. “Nel giorno di Natale, vorremmo far sentire la vicinanza di una comunità attenta, sensibile e solidale attraverso il dono del pranzo”, è stato l’appello di Nino Mana, condirettore della Caritas diocesana.
La risposta non è mancata: in tanti hanno donato. E numerosi sono stati anche i volontari che hanno collaborato con la Caritas.
Sono state consegnate 73 “borse”, preparate dai ristoratori fossanesi coinvolti nell'iniziativa grazie alle donazioni raccolte: a riceverle altrettanti nuclei familiari, per un totale di 274 persone. Nel confezionamento si è impegnata una quarantina di volontari, fra cui giovani e famiglie con bambini. "Un grazie - dicono dalla Caritas - a tutte e tutti coloro che hanno scelto di rallentare e fare del bene: speriamo di ritrovarci tutti insieme in altre occasioni affinché il bene e la generosità non si diffondano solo a Natale".
Di seguito, una riflessione del condirettore della Caritas diocesana Nino Mana
La mattina di Natale le strade sono deserte. Il freddo è pungente. Vige un gran silenzio. Davanti al Centro della Caritas si raggruppa un drappello di persone. Una quarantina di volontari, tra i quali molti giovani, si sono dati appuntamento per la distribuzione del tradizionale “pranzo sospeso”. Si tratta di una iniziativa che la Caritas ha attivato per fare sentire alle famiglie che accompagna una presenza attenta ed affettuosa in questo giorno speciale. E’ il giorno in cui la cristianità celebra il grande dono ricevuto da Dio: l’incarnazione; e lo ricorda anche attraverso lo scambio dei doni. La gioia di questi volontari è palpabile. Tutti hanno sorrisi luminosi, abbracci accoglienti, scambi di auguri. Prima di partire con le borse contenenti i pranzi accuratamente confezionati , viene ricordato il senso di questa bella iniziativa che vuole essere segno di solidarietà, di gioia, di pace: il vero senso del Natale. Ma quest’anno è anche il Natale del giubileo. Vengono ricordate le parole di Papa Francesco affinché per tutti, credenti e non credenti, si un Natale di speranza. Assieme al dono del pranzo le persone che si incontreranno riceveranno un messaggio di speranza. Per queste famiglie in difficoltà la speranza è non sentirsi nella solitudine, abbandonate, sole nella loro sofferenza. Questi volontari vogliono essere segno di una comunità attenta che si fa vicina e condivide. I messaggeri di Natale si sparpagliano per la città e dintorni portando quello che uno di loro ha voluto definire: “Il vero senso del Natale”. Al ritorno un altro volontario ha manifestato le emozioni vissute: “Ringrazio Dio che ci sono momenti come questi. Ringrazio anche le persone a cui ho portato questo dono per la dignità che mi hanno dimostrato. Hanno tanto, tanto da insegnare”. Un Natale un po’ diverso, ma che ci aiuta a trovare il vero significato degli eventi che viviamo.