Dopo la tempesta scaturita dalla mancata riapertura del valico di Tenda - e, di riflesso, dallo scambio di accuse fra Italia e Francia - lo scorso 2 gennaio si è svolta una nuova riunione del Comitato di monitoraggio sui lavori del tunnel, coordinato dalla Provincia di Cuneo e composto da Regione Piemonte, Comuni di Limone Piemonte, Vernante, Roccavione e Robilante oltre a Borgo San Dalmazzo e Cuneo e dalla Camera di Commercio di Cuneo.
“Proseguiamo nel nostro lavoro - spiegano dal Comitato di monitoraggio - come sempre fanno gli amministratori locali. Continuiamo a monitorare l’andamento del cantiere e a sollecitare la conclusione definitiva dei lavori e delle procedure autorizzative con l’obiettivo che i due Paesi, Italia e Francia, si accordino sull’apertura del tunnel e venga restituita alla valle Vermenagna e alla valle Roja la percorribilità totale”.
“Nella Conferenza intergovernativa (Cig) del 16 dicembre scorso - proseguono dal Comitato di monitoraggio -, la delegazione francese ha fatto presente le difficoltà tecniche legate alla riapertura. Da allora i lavori sono andati ulteriormente avanti: la nostra richiesta è quella di una convocazione del Comitato tecnico entro la fine di febbraio affinché la Cig poi possa esprimersi sulla riapertura. Non ci fidiamo più di alcuna data, chiediamo soltanto che il tunnel sia riaperto e che si proceda poi speditamente nell’intervento relativo alla seconda canna”. Peraltro, il 4 gennaio è prevista la visita al cantiere del nuovo ministro francese ai Trasporti, Philippe Tabarot.
Altro tema affrontato dal Comitato di monitoraggio è quello dei ristori: “Ad ora soltanto la Regione ha garantito lo stanziamento di risorse, che avverrà con l’approvazione del bilancio nelle prossime settimane. Come Comitato, grazie alla presenza della Camera di Commercio, abbiamo dato la disponibilità al coinvolgimento delle associazioni di categoria per verificare quali possano essere i criteri di riparto. I sindaci di Limone e Vernante, Riberi e Dalmasso, hanno riferito di alcuni titolari di esercizi che hanno loro comunicato la volontà di chiusura delle proprie attività, una eventualità da scongiurare”, concludono gli amministratori.
All’incontro erano presenti anche rappresentanti della Prefettura di Cuneo.