Una delle figure più importanti del teatro torinese. E, per Bene Vagienna, lo storico organizzatore delle “Ferie di Augusto”, il festival dedicato ai “classici” che si svolge ogni estate in città. Nei giorni scorsi, è morto a 82 anni Gian Mesturino; ha lasciato le figlie Miriam, Eva ed Irene.
Nel capoluogo torinese, la sua vita – davvero consacrata al teatro – si lega ai teatri Alfieri, Gioiello ed Erba. Noto come l’«architetto» per essersi laureato in questa disciplina, Mesturino si occupava con passione delle scenografie; si è fatto apprezzare anche in veste di autore, ad esempio per la magistrale interpretazione di Gelindo, il pastore piemontese. Straordinaria l’attenzione che dedicava ai giovani: lo dimostra il Liceo coreutico e teatrale Germana Erba, creato con la moglie di cui l’Istituto oggi porta il nome.
Con il direttore artistico Girolamo Angione, è uno dei volti storici delle “Ferie di Augusto”: il festival porta ogni anno, al sito archeologico di Bene Vagienna, spettacoli degli autori classici, soprattutto i maestri dell’antichità greco-romana, ma con uno sguardo anche ai contemporanei. Indimenticabili le conferenze-stampa in cui Gian Mesturino raccontava l’origine delle “Ferie di Augusto”, le prime stagioni. E indimenticabile il legittimo orgoglio con cui presentava i giovani talenti del liceo Erba, che spesso faceva esibire fra i resti dell’Augusta Bagiennorum: ragazze e ragazzi che oggi testimoniano la sua meravigliosa lezione di amore per il palcoscenico.
Il rosario si celebra alle 19,30 di lunedì 13 gennaio e il funerale alle 10 di martedì 14, nella Chiesa Madonna Addolorata al numero 227 di corso Moncalieri 227 a Torino.