L’aumento del pedaggio sulle autostrade pubbliche, definito sul tasso d’inflazione, e il possibile aumento delle accise sul gasolio, che il Governo ha annunciato da tempo. Sono queste le nuove tegole che si abbattono sugli autotrasportatori. Lo ricorda l’Autotrasporto Confartigianato Imprese Cuneo, che fornisce inoltre una fotografia della situazione nella Granda: “Viaggia a marce basse anche l’autotrasporto nel nostro territorio, limitato dalla mancanza di turn over fra gli autisti, per la cronica carenza di personale, e schiacciato dalla concorrenza straniera, dalle attività prive di automezzi che svolgono solo attività di intermediazione, dal caro-tassi che frena la transizione green e dalle elevate accise sul gasolio”.
“L’aumento delle accise e i rincari dei pedaggi autostradali potrebbero colpire al cuore le imprese di trasporto – afferma Claudio Berardo, rappresentante Autotrasporto Confartigianato Imprese Cuneo –. L’ipotizzato rincaro del gasolio potrebbe incidere pesantemente sulle aziende dell’autotrasporto, visto che il costo del carburante incide per il 30% sulle spese complessive. Siamo preoccupati perché l'aumento delle accise sul gasolio inciderebbe su micro, piccole e medie imprese che si troverebbero a sostenere costi notevoli: a questo punto sarebbe utile impiegare gli introiti per meccanismi di compensazione come incentivi pubblici per l'acquisto di veicoli meno inquinanti e che consumano meno. Chiediamo alla politica maggiore attenzione per il nostro comparto che ha già vissuto una crisi generalizzata. Anziché incrementare, in maniera metodica, i pedaggi autostradali e le accise, è necessario uscire dalla contingenza e dalla rincorsa delle emergenze per tracciare un disegno complessivo per dotare il Nord-Ovest di infrastrutture moderne senza le quali rischiamo di compromettere il futuro del comparto dell’autotrasporto. Occorre, inoltre, creare le premesse culturali e normative per valorizzare il ruolo dell’autotrasportatore, rendendo attraente per giovani, disoccupati e inoccupati una professione sostanzialmente disprezzata nonostante il ruolo essenziale e strategico per l’economia”.
Una buona notizia, però, c’è. Sulle autostrade che attraversano la Granda, la Torino-Savona e la Asti-Cuneo, il pedaggio non aumenta. Ciò non toglie, ovviamente, che il Cuneese continui a soffrire per quanto riguarda le infrastrutture: lo ribadisce la vicenda del valico del Tenda, tuttora chiuso al traffico.