Quello di scrivere un libro per raccontare nei dettagli la storia di Tourn il Piemontese - l’amico di Mario Rigoni Stern, coprotagonista del libro “Il sergente nella neve” la cui storia era poi stata dimenticata dai più -, è un impegno che Giacomo Dotta ha preso con se stesso e, in silenzio, con Emilio Tourn e con tutti gli uomini e le donne le cui imprese non sono finite sui libri di storia, ma senza i quali, con ogni probabilità, oggi non saremmo quello che siamo.
Come il “nostro” Lorenzo Perone, anche Emilio Tourn, operaio in una cava di pietra a Luserna San Giovanni, sarebbe caduto nel dimenticatoio se un po’ per caso, un po’ per caparbietà, Giacomo Dotta non avesse percepito l’urgenza di capire chi fosse.
L'articolo completo su La Fedeltà del 5 febbraio 2025
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