Non riuscire a prenotare una prestazione sanitaria in strutture pubbliche entro i tempi previsti dalla ricetta del medico di base e a una distanza ragionevole da casa; o, perfino, sentirsi rispondere che le prenotazioni sono “chiuse”. Chi si trova in questa situazione può presentare un’istanza all’Asl per far valere il proprio diritto alla salute, sancito dalla Costituzione, tramite appositi sportelli attivi anche a Fossano: se n’è parlato nella sala Brut e Bon, durante un incontro in cui quattro medici hanno denunciato la crisi della Sanità pubblica (“L’accesso alle cure rischia di diventare privilegio di pochi”). Per ridurre le liste d’attesa, in questi giorni la Regione ha presentato a sua volta un piano che prevede l’erogazione di prestazioni sanitarie anche di sera e nei festivi. Una strategia che non convince il sindacato degli infermieri, secondo il quale il rischio è di “spremere” personale già esausto: “Servono assunzioni”.