Incubatoio ittico, gioiellino fossanese

Sono ripartite le visite didattiche alla struttura di Cussanio adiacente all’Istituto Agrario

Incubatoio ittico Cussanio

Ogni anno l’incubatoio ittico di Cussanio “sforna” intorno ai 500 mila avannotti di trote mediterranea e marmorata. Sono gli esemplari che sopravvivono alla schiusa e, dopo poco meno di 4 mesi di allevamento in cattività nelle vasche della struttura, vengono immessi nei torrenti del bacino del Tanaro e dello Stura, quando hanno una lunghezza dai 4 ai 6 centimetri e la capacità di alimentarsi da soli, per favorire il ripopolamento con specie autoctone. L’impianto, creato da Pesca Ambiente, è stato il primo della provincia di Cuneo ed è gestito in collaborazione con la Fipsas, la Federazione di pesca di cui è presidente regionale e provinciale il fossanese Giacomo Pellegrino. 

L’incubatoio di Fossano è un piccolo gioiello ben nascosto, che trova casa dal 21 giugno 2008 nei locali della Cassa di risparmio di Fossano adiacenti all’Istituto Agrario. Dopo gli inizi pionieristici, visti i risultati, ha fatto scuola ed è stato replicato con la nascita di una struttura analoga che ha visto la luce a Dronero per il bacino del Maira e del Po. Sin dagli albori, inoltre, gli si è affiancata un’attività didattica, con visite guidate da parte delle scuole, che per il 2025 ha preso il via la scorsa settimana e che coinvolgerà gli alunni di tutte le classi terze della Primaria, il lunedì e il mercoledì mattina.

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