Piano di acquedotti intelligenti per ridurre gli sprechi sulla rete idrica

Interventi per 26 milioni di euro nel Cuneese. Fossano non c’è. I commenti di Paglialonga e Bergesio

Cuneo - lavori all'acquedotto

Vale 26 milioni di euro il progetto per ammodernare la rete degli acquedotti e ridurre le perdite idriche sul territorio provinciale. La società consortile Cogesi lo ha presentato ufficialmente lunedì 10 marzo a Cuneo. È un investimento finanziato dal Pnrr con 23,5 milioni di euro - pari al 90% del totale - che servirà per costruire una “rete idropotabile intelligente” con la sua distrettualizzazione (ovvero la suddivisione in aree più piccole, indipendenti l’una dall’altra) e digitalizzazione. L’obiettivo: consentirne un monitoraggio in continuo, attraverso sensori e misuratori, così da individuare più facilmente le perdite - o problemi di altra natura - e in questo modo ridurre gli sprechi e favorire un uso oculato delle risorse cambiando le tubazioni solo dove serve. 

I beneficiari sono quattro gestori consorziati di Cogesi: Acda con 16 Comuni tra la pianura, capoluogo compreso, e le valli cuneesi; Calso con 22 Comuni di Langa e Alta Langa; Infernotto Acqua con i Comuni di Barge e Bagnolo, e Mondo acqua con sei Comuni tra Mondovì e dintorni. Con Acda c’è anche Centallo (con 53 km di acquedotto da distrettualizzare), con Mondo Acqua c’è Bene Vagienna (con 45 km). 

Alpi acque e il suo territorio ne sono invece rimaste fuori, sfilandosi dalla candidatura come tutte le altre società che al tempo facevano parte del Gruppo Aeta, ovvero quelle che contemplavano il socio privato Egea Acque nella gestione del servizio idrico. 

Articolo completo su La Fedeltà del 26 marzo
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