L’Ufficio diocesano per la Cooperazione Missionaria ogni anno, in particolare durante la Quaresima, dà voce a missionari e missionarie che, partendo dal territorio della Diocesi, si mettono al servizio dei poveri in tutto il mondo, offrendo aiuto concreto e speranza. In questa quarta e ultima meta della Quaresima di fraternità 2025 presentiamo il lavoro educativo e di sostegno sociale che le Suore Giuseppine di Cuneo svolgono a Berazategui, città argentina nella provincia di Buenos Aires, posta a 26 km a sud-est della capitale, a breve distanza dalle sponde del Rio de la Plata.
La Congregazione delle Suore di San Giuseppe di Cuneo da anni è presente in Argentina, in ascolto del grido degli “impoveriti” e a supporto della pastorale della Chiesa locale.
Gli “Hogares Madre Teresa” sono (case) di accoglienza per bambini/e, ragazzi/e, adolescenti che provengono da famiglie disastrate. Quasi tutti hanno genitori che, per varie ragioni, non si occupano o non possono occuparsi di loro; tutti portano in sé ferite, conseguenze di un’infanzia e di un’adolescenza segnate da abbandono e sofferenza. Per questi ragazzi e ragazze è quasi impossibile arrivare all’adozione e per questo rimangono nel centro fino alla maggiore età. Quando devono lasciare il centro e cercarsi una casa e un lavoro sono accompagnati da educatori che seguono gli Hogares il cui servizio è molto importante. Tuttavia, sempre di più, è necessario avere l’aiuto di psicologi, terapeuti, medici e poter disporre di personale specializzato per terapie e percorsi di recupero, insegnanti ed educatori, persone competenti in grado di insegnare un mestiere e una autonomia di vita.
Ci scrive suor Renza, da anni missionaria in Argentina: “Molte volte mi chiedo: come far sorridere bambini, ragazzi, ragazze, adolescenti, giovani a cui la vita ha negato tutto, che non hanno famiglia, casa, possibilità? È quanto cerchiamo di creare negli Hogares: un luogo che permette loro di vivere e crescere, di sentirsi amati e aiutati, di credere ancora che è possibile, nonostante tutto. Anche se potessimo salvare una sola vita, lavoriamo nella certezza che vale la pena tutto l’impegno e lo sforzo perché, è una vita, e ha il diritto di vivere il più a lungo possibile”.
Nella difficile situazione socio-economica attuale dell’Argentina le suore incontrano molte difficoltà, ma continuano a lavorare con slancio e grande generosità e a offrire a tante persone, soprattutto alle donne e ai loro figli, la possibilità di guardare al futuro con un po’ di speranza, senza sentirsi soli e abbandonati.
Quaresima di Fraternità 2025: