di Greta Scarano; con Matilda De Angelis, Yuri Tuci, Maria Amelia Monti, Ariella Reggio, Adriano Pantaleo, Paolo Hendel, Christian Ginepro, Gloria Cocco, 2025, Italia, durata 96 minuti.
Irene e Omar sono sorella e fratello. Lei vive a Roma e si occupa di marketing per un’azienda che produce pannelli solari. Lui vive a Rimini con i genitori, l’anziana zia e la nonna, ha un lavoro part time in fabbrica ed è affetto da una forma di autismo. Omar è un uomo simpatico e vitale che tuttavia deve fare i conti con le difficoltà che la sua condizione gli impone ma soprattutto con i limiti e i vincoli che la mamma Piera/Maria Amelia Monti, in ragione di un pernicioso e soffocante amore, gli ha progressivamente costruito intorno. Omar ha quasi quarant’anni ma per la mamma è sempre un bambino che non può uscire da solo, che non sa farsi la doccia, a cui si deve preparare il latte caldo la sera e augurare la buona notte.
Tutto per Omar è definito da ritmi ferrei e regole precise. Ma nella vita le cose non procedono mai in una sola e unica direzione, ci sono svolte improvvise che ci costringono ad assumere nuovi atteggiamenti, a dare nuove risposte. Ed è proprio quello che accade ad Omar e Irene, quando la mamma è improvvisamente costretta ad andare in ospedale per alcuni giorni per sottoporsi ad un ciclo di esami con il fondato sospetto di essere affetta da una grave malattia. Chi assisterà Omar in quei giorni? Non certo la nonna e la zia, troppo anziane e, soprattutto, se mai se le cose dovessero precipitate, chi si prenderebbe cura di Omar? Ad Irene non resta che lasciare il lavoro e tornare a Rimini per stare qualche giorno accanto il fratello che, piccolo ma fondamentale ed esilarante dettaglio, non ha nessuna intenzione di passare dalle cure della madre a quelle della sorella; Omar vuole la sua vita, vuole fare il cantante gangsta-rap e diventare famoso, vuole sposarsi e fare tre figli. Ed è qui che avviene la svolta, Irene decide di insegnare ad Omar a diventare adulto, a diventare “grande”, solo così il fratello potrà tornare in possesso della sua vita; sarà un percorso difficile e pieno di ostacoli ma che cambierà in profondità la vita di entrambi.
Liberamente tratto dal romanzo autobiografico di Damiano e Margherita Tercon “Mia sorella mi rompe le balle. Una storia di autismo normale”, il film è la riuscitissima opera prima dell’attrice Greta Scarano che passata alla regia rivela un’eccezionale maturità artistica ed espressiva confezionando una commedia coraggiosa e intelligente in grado di trattare il tema della disabilità con tatto e rigore senza mai cadere nel retorico. I due protagonisti Matilda De Angelis/Irene e Yuri Tucci/Omar mettono in luce un’intesa sorprendente che dà forza e tono al racconto che parla di autismo ma anche della relazione genitori-figli, di crescita e autonomia, di fiducia e libertà. Una piccola, deliziosa commedia da non perdere.