Fossano piange la morte di Domenico Vittone, per tutti Mimmo, morto domenica all’età di 75 anni nella sua casa di viale Travaini nell’abbraccio della sua amata famiglia.
La sua immensa voglia di vivere si è dovuta scontrare con la malattia che alla fine non gli ha dato scampo. Chi ha avuto la fortuna di conoscerlo non potrà mai dimenticare il suo sorriso, la battuta pronta, ma soprattutto il suo ingegno e la sua curiosità che lo hanno spinto in tutta la sua vita a cercare, imparare, capire, inventare. Che fosse per lavoro o per uno dei suoi tanti hobby. Una ricerca continua unita alla voglia di confrontarsi e condividere. Generosamente.
Originario di Levaldigi, Mimmo ad appena 6 anni era rimasto orfano di padre, morto in un incidente di lavoro. Per lui, la sorella Stefania (mancata nel 2022) e la mamma, si è trattato di un cambio di vita repentino e non facile. Si sono aperte le porte del collegio dove ha frequentato la scuola dell’obbligo, che lo hanno segnato e forgiato, come spesso ricordava ad amici e famigliari. Poi, su consiglio di un sacerdote, ha frequentato due anni di elettronica, un settore che lo affascinava particolarmente. Ma il lavoro lo aspettava, per contribuire a fare andare avanti la famiglia. Di lavoro Mimmo ne ha fatto davvero tanto, anzi tanti. Per diversi anni al Bottonificio fossanese, poi come elettricista per la ditta Morra, per poi approdare all’Officina ORA di cui è diventato socio. In tutti i lavori che ha fatto, ha portato la sua esperienza e la sua voglia di formarsi e rimettersi in gioco, ingegnandosi, con metodo, rigore ed estrema precisione. Così anche nei suoi numerosi hobbies. E tra le passioni, quella – raccontata anche in un’intervista a La Fedeltà – per gli orologi a pendolo, nata riparando i tachigrafi dei camion e poi perfezionata frequentando una scuola di orologeria a Torino. Nel suo laboratorio si respirava il suo amore per gli orologi, ma molto di più, c’era la sua attenzione al tempo, la precisione, l’arte e la storia.
La passione più grande della sua vita è stata però la sua famiglia, una famiglia unita e accogliente. Si era sposato all’età di 21 anni con Silvia Anna, che ancora oggi chiamava “la mia sposa”. Un amore grande, cresciuto con la nascita delle figlie Rachela e Cinzia e l’arrivo dei nipoti. E poi i generi i cognati e gli altri nipoti e pronipoti. Per tutti loro Mimmo è stato punto di riferimento.
Pensando alla famiglia Mimmo aveva rimesso a nuovo una cascina a San Lorenzo, la casa di campagna. E anche qui il suo ingegno e la sua voglia di fare avevano trovato terreno fertile in mille progetti. Dalla ristrutturazione fino all’orto e alla cura del giardino.
Domenico Vittone lascia la moglie Silvia Anna, le figlie Rachela con Sandro e Cinzia con Paolo, le affezionate nipoti Giulia, Marta e Annalisa, la cognata Pinuccia e il cognato Gianni con nipoti e pronipoti.
I funerali verranno celebrati martedì 15 aprile alle 15 nella chiesa di Santa Maria del Salice dove lunedì sera alle 19 si tiene la veglia.