Si è svolta un’importante manifestazione di JuJutsu, domenica 13 aprile al Palamanera di Mondovì, organizzata dalla società monregalese Evolution Gym, che ha unito il Trofeo Valter Giaccone e il Memorial Maria Luisa Pacellini in un’unica competizione che ha visto la partecipazione di 230 atleti arrivati da diverse regioni d’Italia.
La giornata prevedeva l’alternarsi di prove tecniche di alta qualità, come i Kata, a mano nuda o con armi, e le Demo a squadre con base musicale, suddivise in diverse categorie in base ad età e grado di cintura.
Importante è stato il clima di condivisione e confronto tra atleti e società che collaborano da tempo, perché è fondamentale che i ragazzi si divertano e possano avere un sano spirito competitivo, fatto di rispetto ed amicizia prima di tutto il resto.
Tra gli altri, anche numerosi giovani Samurai dell’Asd Nishizawa, provenienti per l’occasione sia dalla sede storica di Trinità che da quella di San Rocco a Cuneo. In particolare, il Dojo Nishizawa ha ottenuto i seguenti piazzamenti nella specialità del “Kata a mani nude”: Lorenzo Comino e Francesco Bruno, terzi a parimerito nella categoria pulcini gialle-arancio, Gioele Aragno, terzo nelle “speranze” gialle-arancio, come Marco Boscan nelle verdi-blu-viola, 2° posto per Letizia Manassero e 3° per Elisa Ricciputi nella categoria juniores verdi-blu-viola. Ottime prestazioni anche per Giosuè Carletto, Gioele Donzino, Michele Floris, Edoardo Peira, Augusto Mirto, Nicola Costamagna, Giorgio Colli, Antonio Doci.

Alla competizione hanno preso parte anche dieci atleti della Asd Ashi Gara Yama Dojo di Fossano, molti di loro alla prima esperienza di gara: Leyla Abas Alì, Riccardo Costamagna, Simone Di Bari, Emanuele Durbano, Rim El Montaser, Isabella Gegaj, Flavio Ravotti, Emma Sartirano, Edoardo Serafini, Emiliano Vassallo. Hanno presentato sul tatami tre squadre per le Demo e due singoli per i Kata ottenendo una medaglia d’oro, una di bronzo e tre quarti posti. “Siamo orgogliosi e ci complimentiamo con i nostri allievi per il lavoro fatto e, soprattutto, per essersi messi in gioco in questa esperienza” commentano i Maestri.
