I dipendenti del Comune di Fossano hanno eletto i loro rappresentanti sindacali. A recarsi alle urne 112 lavoratori sui 134 aventi diritto. Un'affluenza notevole che ha visto la Fp Cgil affermarsi come prima organizzazione sindacale con 98 preferenze complessive. Risultano dunque eletti Fabrizio Biolè, Simone Bono, Daniela Ghigo, Matteo Giordano, Monica Panero e Maria Teresa Volume nelle fila della Cgil e Mohamed Guaougaoui per la Cisl.
"Chiaro il segnale che anche le lavoratrici e i lavoratori del Comune di Fossano hanno voluto
trasmettere con il loro voto - scrive Cgil in una nota. Sul piano nazionale -: è necessario rinnovare il Contratto nazionale con aumenti salariali e soluzioni economiche e normative che permettano la difesa del potere d'acquisto delle retribuzioni dall'aumento dei prezzi e dell'inflazione e che in questo contesto si riduca il divario che penalizza ulteriormente chi lavora negli Enti locali, rispetto agli altri dipendenti pubblici. Emerge inoltre il sostegno e la condivisione delle posizioni ed iniziative del sindacato in materia di contrasto ai tagli sulle pensioni dei dipendenti pubblici e per richiedere l'equiparazione sui tempi di riconoscimento del Tfr, in linea con quanto previsto per i dipendenti del privato".
Il voto a Fossano ha anche però una valenza specifica: "il consenso alla Fp Cgil, attraverso il voto segreto, è un forte 'grido di aiuto' delle lavoratrici e dei lavoratori e anche un preciso segnale al sindaco ed alla Giunta comunale, anche rispetto ad una riorganizzazione dei servizi che le lavoratrici e i lavoratori hanno subito e che ha creato ulteriore instabilità ed in certi casi un clima di forte spaccatura - prosegue infatti Cgil -. Le lavoratrici e i lavoratori hanno sempre dimostrato e dimostrano grande professionalità e attaccamento al servizio che quotidianamente svolgono ma c'è bisogno di pacificazione e di poter operare in un clima diverso da quello attuale e dove la collaborazione ed il rispetto siano alla base dei rapporti professionali intercorrenti tra le parti e dove l'attività politica e quella amministrativa collaborino tra loro ma sempre nella distinzione dei ruoli, così come previsto dalle normative vigenti".