Un nuovo appuntamento con l’autore alla Ubik di via Roma 144 a Fossano. Venerdì 18 aprile alle 18, la libreria, in collaborazione con l’associazione culturale Granda in Rivolta, ospiterà Vittorio Gonella, autore di “Psicoanalisi e Rock – sulle tracce del trauma”.
Gonella è psicologo e psicoterapeuta, specialista in Psicologia clinica, membro della Società italiana di psicoanalisi e psicoterapia Sándor Ferenczi. Oltre agli aspetti professionali, Gonella è da sempre un grande appassionato di musica rock, un ascoltatore vorace. Da qualche anno questa passione si è incrociata sempre di più con i suoi studi. Nella sua continua formazione, infatti, dedicata in modo particolare al trauma psichico e ai suoi effetti, ha sempre più guardato alla musica rock come arte dall’enorme valore, in cui l’artista può trovare uno spazio di contenimento ed elaborazione dei propri vissuti traumatici. Parte di questi ascolti nella correlazione con il trauma sono pubblicati nel gruppo Facebook da lui creato Trauma: musica e psicoanalisi.
Dal 4 aprile è disponibile nelle librerie il suo libro “Psicoanalisi e Rock – sulle tracce del trauma”. Il volume unisce le due grandi passioni di Gonella, quella per la psicologia, che ha trasformato in professione, e quella per la musica dando vita a un libro coinvolgente composto con eleganza e freschezza da alcuni racconti ispirati alle biografie e alle discografie di grandi rockstar e caratterizzati dal desiderio di creare un dialogo tra due mondi solo all’apparenza lontani. Sono spesso i traumi subiti dagli artisti ad ispirare i loro capolavori e Gonella dà vita a un viaggio tra lo storico e l’onirico invitando il lettore a un ascolto nuovo di opere che hanno fatto la storia di questo genere musicale. Dai Beatles ai Rolling Stones; da Patti Smith a Bruce Springsteen passando per Neil Young, The Who, The Doors e i Pink Floyd “Psicoanalisi e Rock” è un libro tutto da ascoltare anche grazie ai Qr code che rimandano alle discografie citate.
Venerdì 18 aprile Vittorio Gonella presenterà il suo libro, edito da Alpes, in dialogo con la giornalista Agata Pagani