Lo scorso 17 aprile al Grattacielo Piemonte, è stata presentata - in occasione del Consiglio generale di Confindustria Cuneo dedicato alla valorizzazione del “made in Italy” - l’indagine congiunturale con le previsioni delle imprese cuneesi per il secondo trimestre 2025. L’analisi - curata dal Centro studi dell’associazione sulla base delle valutazioni di circa 300 imprese, di cui 200 manifatturiere e 100 dei servizi - evidenzia un rilancio della fiducia, soprattutto nel comparto manifatturiero, che dopo un avvio d’anno cauto torna a crescere su alcuni dei principali indicatori.
Nel dettaglio, il sentiment delle imprese manifatturiere registra un miglioramento rispetto alla precedente rilevazione di dicembre: tornano positivi i saldi su ordini totali (da -10,5% a +3,4%) e produzione (da -8,1% a +5,6%), con il 19% delle aziende che prevede un aumento dei livelli produttivi. Il saldo sull’occupazione passa da 4,1% a 12,8%, mentre si riduce l’utilizzo della cassa integrazione (da 9,9% a 6,3%). Gli investimenti significativi coinvolgono il 23,9% del campione (-2%), mentre quelli marginali il 52,3% (contro 51,8%). Il tasso di utilizzo di impianti e risorse rimane stabilmente al di sopra del livello di ciclo economico normale, senza particolari variazioni (77,3% contro il precedente 77,2%). Permangono incertezze sui mercati esteri (il saldo ordini dall’estero resta fermo a -4,8%) e crescono le preoccupazioni su prezzi di commodity e logistica. Le attese su un aumento dei prezzi energetici sono più che raddoppiate, passando da 26,7% a 60,9%.
In parallelo, il 2024 si è chiuso positivamente per la maggior parte delle imprese cuneesi: il 70,8% ha chiuso in utile, il 35,6% ha aumentato il fatturato e oltre la metà (53,4%) ha incrementato gli investimenti. Tra le manifatturiere, il 73,7% ha chiuso in utile, mentre solo il 6,7% ha subito una perdita (7,4% l’anno precedente). Il 58,4% delle aziende ha aumentato gli investimenti (contro il 29,8% del 2023). Nei servizi, il 45,5% delle imprese ha registrato un fatturato in crescita a fronte del 19,3% che lo ha visto diminuire e del 28,4% che lo ha mantenuto ai livelli dell’anno precedente.
Il commento del presidente di Confindustria Cuneo, Mariano Costamagna: “I dati confermano la solidità del sistema produttivo cuneese. Il 2024 si è chiuso con risultati incoraggianti, soprattutto sul fronte degli investimenti: quasi il 60% delle imprese manifatturiere ha aumentato la spesa, a testimonianza di un tessuto imprenditoriale dinamico, che non ha paura di esplorare nuove frontiere, sia tecnologiche che di mercato. Il nostro compito è accompagnare questa spinta oltre i confini tradizionali, in un contesto internazionale sempre più complesso, tra dazi e tensioni geopolitiche, affinché si traduca in crescita strutturale”.