“È un momento doloroso e di grande sofferenza per tutta la Chiesa. Affidiamo all’abbraccio del Signore il nostro amato Papa Francesco, nella certezza, come lui stesso ci ha insegnato, che 'tutto si rivela nella misericordia; tutto si risolve nell’amore misericordioso del Padre'". Sono le parole del cardinale Matteo Maria Zuppi, presidente della Conferenza Episcopale Italiana, in un comunicato pubblicato sul sito della Cei.
"Ora e' tempo di silenzio e di preghiera - ha aggiunto l'arcivescovo in un secondo messaggio - e ringraziamo Dio per il dono di Papa Francesco per il suo servizio instancabile in questi anni e per la sua testimonianza, fino all'ultimo, di fede e speranza. Con i suoi gesti e la sua parola ci ha aiutato a camminare, ad uscire, ad andare nelle periferie, anche esistenziali, ad incontrare tutte le persone ricordando che siamo Fratelli Tutti. Il mondo piange, ora è tempo di silenzio e di preghiera, di ringraziamento per il suo servizio, per quell'immagine che ci accompagnerà nel piangere di gioia per la Resurrezione e poi nel suo darsi fino alla fine".
E ancora, in una dichiarazione video: "Papa Francesco ha amato fino alla fine. Quel suo giro con la macchina, per salutare tutti e farsi salutare da tutti, è il gesto di un Papa che non si è mai risparmiato. Si è avvicinato alle persone perché voleva comunicare a tutti l’amore di Dio per l’umanità concreta, così come è, senza filtri, senza ipocrisie, coinvolgendo tutti. Creando qualche malumore in chi ha paura, in chi preferisce guardare da lontano, in chi non vuole sentire – come diceva lui – il famoso “odore delle pecore”, che dà anche un po’ fastidio, ma è proprio quello di cui il buon Pastore profuma.
C’è tanta sofferenza per la perdita di una persona così cara, e così cara a tutti, che ha saputo unire tanti uomini e donne, anche con sensibilità diverse, che però si sono sentiti vicini – e si sentono vicini – e compresi, proprio per l’attenzione alla persona e a Dio.
Ecco, è la sua Pasqua. Ci aiuta a capire qual è la forza dell’amore, che in Gesù vince il male della morte, e ci aiuta a guardare con speranza, con fiducia, anche questo passaggio così doloroso per tutti".