L’eredità di Francesco: l’impegno per la pace, i poveri e i migranti, una Chiesa fuori dagli schemi

Grande partecipazione di popolo alla veglia di preghiera in Duomo

Veglia Di Preghiera Per Papa Francesco

La diocesi di Cuneo – Fossano ha organizzato, martedì sera 22 aprile, due veglie di preghiera in contemporanea, nella cattedrale e concattedrale delle rispettive città, in suffragio di Papa Francesco, onorandone la memoria. Nella città degli Acaja la funzione (seguendo lo schema offerto dall’Ufficio liturgico nazionale) è stata presieduta dal vescovo Piero Delbosco, con grande partecipazione del popolo di Dio.

Un popolo che, come ha detto il vescovo nelle sue parole introduttive, si è radunato “in comunione di fede nella risurrezione”. Un termine, quest’ultimo, evocato e ripetuto con forza nella Parola di Dio che è stata letta (in particolare il brano evangelico della risurrezione di Lazzaro) e nelle parole che lo stesso Papa Francesco aveva speso su questo testo del vangelo di Giovanni nell’Angelus del 29 marzo 2020. “Gesù è capace di dare la vita anche ai morti”, disse in quell’occasione il Santo Padre, perché “Dio è vita e dona vita, ma si fa carico del dramma della morte…” dimostrando di “dominarla”.

Con la sua foto sorridente sull’altare, l’assemblea ha ascoltato ancora una volta quei concetti più volte espressi durante il suo pontificato, quando esortava a “togliere tutto ciò che sa di morte: l’ipocrisia, la critica distruttiva degli altri, l’offesa, la calunnia, l’emarginazione dei poveri” e dei migranti. Sono solo alcuni dei temi a lui più cari che ha affrontato nei suoi discorsi e nel suo ministero. Quelli, come ha ancora ricordato il vescovo, “con cui è stato vicino a tutti, con la sua testimonianza, autorevolezza e dedizione pastorale, fino alla fine”.

“La sua eredità?” ha aggiunto Delbosco, La ricerca della “pace e di una Chiesa fuori dagli schemi, il riconoscimento della dignità di ogni persona” a partire dagli ultimi, dalle vittime della "cultura dello scarto", ribadendo la necessità di “pregare per la Chiesa stessa e per il mondo intero”. Il pensiero del vescovo si è infine rivolto “anche al suo successore, che avrà una eredità non così facile" da raccogliere e proseguire.

Ricordando poi il motto della speranza che il Papa ha scelto per il Giubileo, la veglia è proseguita con la proclamazione del Credo e di altre invocazioni, intercalate dall’animazione dei canti, guidati dalla Cappella musicale di San Giovenale, cui si sono uniti anche i membri di altre corali diocesane.

Veglia Di Preghiera Per Papa Francesco