C’è un nuovo strumento per il pagamento del pedaggio lungo la A33: la società Asti-Cuneo ha introdotto “FreeFlow A33”, applicazione che, dallo scorso 23 aprile, si può scaricare sullo smartphone tramite Apple Store o Google Play Store.
Il “Free flow” è l’innovativo – e contestato – sistema con cui si gestiscono traffico e pedaggio su parte dell’Asti-Cuneo: nel tratto della A33 da Cherasco ad Asti non ci sono infatti i caselli nel senso tradizionale con cui li intendiamo, ovvero barriere con sbarre che si alzano e si abbassano, né si può ritirare, all’ingresso in autostrada, il biglietto. Se per gli utenti dotati di sistemi di telepedaggio nulla cambia rispetto alle comuni autostrade, gli altri, non potendo pagare al casello, devono saldare il conto per il tragitto effettuato tramite il sito internet della A33, da cui si viene dirottati su una piattaforma ad hoc, o nei “pay point” collocati a Castelletto Stura, Cherasco e Sant’Albano Stura. Dopo che il free flow, presentato dalla concessionaria come una soluzione capace di ridurre inquinamento e rischio di incidenti, è stato contestato da alcuni automobilisti, si aggiunge la possibilità di usare l’applicazione.
Secondo quanto fa sapere la società Asti-Cuneo, l’app permette di effettuare pagamenti immediati senza la necessità di registrarsi, prevede varie modalità di pagamento dal Bancomat a Satispay, si presenta con “una interfaccia semplice e intuitiva”, offre un sopporto specifico per persone daltoniche ed è utilizzabile in varie lingue.