Giubileo degli adolescenti: ragazzi e giovani hanno bisogno di cura ed attenzione della Chiesa

Giubileo Degli Adolescenti
(foto Siciliani Gennari/SIR)

Oltre le più rosee previsioni, quasi un migliaio di giovanissimi della diocesi di Cuneo-Fossano (988 per la precisione), guidati da 13 sacerdoti e da un centinaio di accompagnatori maggiorenni, si sono recati a Roma lo scorso weekend del 25-27 aprile, per vivere, insieme a più di 200mila coetanei, il Giubileo degli adolescenti.

Questo evento, già ampiamente programmato da mesi, si è tenuto ugualmente, nonostante la coincidenza delle esequie e del lutto per Papa Francesco, che hanno inevitabilmente modificato la scaletta degli incontri predisposti inizialmente dal programma. Non c’è stata, ad esempio, la canonizzazione del beato Carlo Acutis, “ed è stata annullata anche la Festa musicale degli adolescenti”, ci dice don Paolino Revello, responsabile, insieme a don Mattia Dutto, della Pastorale giovanile diocesana, che è stato da noi raggiunto al cellulare durante il viaggio di ritorno, carico di entusiasmo, suo e di chi era sul pullman con lui.

“Anche la messa di domenica 27 aprile - ha aggiunto - non è più stata quella che doveva essere dedicata al Giubileo degli adolescenti, ma la messa di suffragio per Papa Francesco”, nel secondo giorno dei “Novendiali”, ed è stata presieduta dal cardinale Pietro Parolin. Il quale ha espresso comunque a tutti i giovani presenti “l’abbraccio della Chiesa e l’affetto di Papa Francesco, che avrebbe desiderato incontrarvi e passare in mezzo a voi per salutarvi”.

Articolo completo su La Fedeltà di mercoledì 30 aprile
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