Inizia il mese di maggio, che, soprattutto per noi di Fossano, fa proprio rima con pellegrinaggio. Maggio e Cussanio vivono questa consonanza molto intensa, direi strettissima. Chi non viene almeno una volta nel mese di maggio a Cussanio ad accendere una candela alla Madonna della Divina Provvidenza? C’è addirittura chi viene tutti i giorni rigorosamente a piedi, in preghiera, dando forma autentica al camminare credente.
Quest’anno il pellegrinaggio acquista un senso ulteriore con il Giubileo, l’Anno santo. Il giubileo chiede di mettersi in cammino e di superare alcuni confini. Quando ci muoviamo, infatti, non cambiamo solamente un luogo, ma trasformiamo noi stessi. In questo senso il punto di partenza del pellegrinaggio è la decisione di intraprenderlo. L’etimologia della parola ‘pellegrinaggio’ è eloquente: deriva dal latino “per ager” che significa “attraverso i campi”, oppure “per eger”, che significa “passaggio di frontiera”: entrambe le radici richiamano l’aspetto distintivo dell’intraprendere un viaggio per ritrovare se stessi, la creazione, alleggerire il cuore e rilanciare la vita, andando oltre confini e spazi troppo stretti. Il Signore, infatti, ci invita a passare dal male al bene, dalla tristezza alla felicità, dalla paura all’amore, dalla chiusura all’amicizia, dalla sfiducia alla fede.
In questo passaggio ci sono alcune parole che hanno la forza di tenere a bada l’oscurità e il caos: parole come legame, amicizia, amore, speranza, pace, vita, gioia, risurrezione, salvezza. Con queste parole il cammino diventa chiaro, a volte solo per pochi istanti, ma questi pochi istanti sono più che sufficienti a non perdere l’orizzonte, a non perdere la memoria dell’orizzonte. Sono parole che illuminano perché corrispondono non semplicemente a delle idee ma concretamente ad una storia, quella di Gesù. Il Vangelo chiede di tornare ad essere la bussola che orienta il nostro percorso di vita. La luminosità di un sepolcro vuoto ci faccia scoprire la bellezza di un volto che mai è corrucciato, mai è spento, quello del Cristo Risorto che guarda sorridendo al nostro passato, al nostro presente e al nostro futuro. È Lui la nostra speranza!
Noi cristiani, pellegrini di speranza, seguiamo e crediamo il Crocifisso-Risorto, e ci sentiamo chiamati da Lui ad essere i custodi della luce, della libertà, della speranza, della vita, della pace. Proprio per questa storia piena di speranza che ci avvolge e coinvolge, non possiamo neanche per un attimo rinunciare ad essere i custodi di queste realtà pasquali.
Il mese di maggio quest’anno (qui il calendario completo) vuole esprimere questo tenore di speranza, specialmente in alcuni momenti particolarmente significativi come la celebrazione dell’anniversario delle due apparizioni l’8 e l’11 maggio. Inoltre, domenica 4 maggio ricorre il 90° della prima Messa a Cussanio del Servo di Dio don Stefano Gerbaudo, di cui è in corso la causa di beatificazione, l’associazione don Gerbaudo farà un pellegrinaggio in questa occasione. Domenica 18 maggio avremo invece la benedizione della famiglia e a seguire, dopo la Messa, il “Sacred concert” di Duke Ellington (con la Fondazione Fossano Musica Big Band e l’Ensemble del Giglio). Sabato 24 giungeranno i pellegrini del Pellegrinaggio da Santuario a Santuario, alle 11 sarà celebrata la Messa a conclusione del cammino. Domenica 25 nel pomeriggio la benedizione degli ammalati e degli anziani.
Carissimi amici e amiche, cari pellegrini, buona Pasqua a tutti, e buon mese di maggio. Possiate essere in cammino, sempre luminosi, liberi e pieni di speranza.
don Pierangelo Chiaramello, Rettore del Santuario
A Cussanio il Giubileo dei lavoratori sul tema della remissione del debito