Addio a Silvia Codispoti, emblema della lotta contro la Sla

Di Villafalletto, aveva 47 anni. Da 22 conviveva con la malattia

Silvia Codispoti

“La vita è bellissima". Lo diceva Silvia Codispoti nel messaggio della campagna di Aisla per il Natale 2022. Era un emblema della lotta contro la Sla, la malattia che l'aveva colpita nel 2003 quando aveva soltanto 25 anni. Di Villafalletto, è mancata il 1° maggio all'età di 47 anni. Ne ha dato notizia l'Aisla Cuneo piangendo un esempio di coraggio e di amore per la vita.

"Silvia Codispoti - scrivono dall'Aisla - è stata una donna eccezionale. Di una bellezza straordinaria, dentro e fuori. Appassionata, determinata, ironica, mai scontata. La sua vita è stata una dichiarazione d’amore continua alla possibilità di scegliere come stare al mondo, anche quando tutto sembrava ostacolarlo".

"Aveva poco più di vent’anni - proseguono - quando la sclerosi laterale amiotrofica è entrata nella sua vita. Una diagnosi che per molti sarebbe stata un punto fermo, per lei è diventata l’inizio di una nuova traiettoria: più silenziosa, forse, ma straordinariamente densa. Silvia ha continuato a vivere con una forza disarmante, reinventando ogni giorno il modo di comunicare, di esserci, di amare. Non parlava più, ma diceva tutto. Con lo sguardo, con il sorriso, con le parole composte una lettera dopo l’altra sulla tastiera. Parole lente, ma potenti. Ogni suo messaggio era una carezza o una verità: mai superfluo, mai banale. Volontaria instancabile, referente attiva e profondamente amata da tutta Aisla Cuneo, Silvia è stata una collaboratrice brillante e affidabile della nostra redazione nazionale. Ma, prima di tutto, Silvia - “la Codi”, come la chiamavamo tutti - è stata un’amica vera. Una donna che ha continuato a scegliere la vita, anche quando sembrava sottrarsi. Era sincera, diretta, schietta. Una presenza limpida, mai prevedibile. L’amica dalla forza gentile: quella che ti dice le cose come stanno, sempre con rispetto. Quella che sa esserci, senza bisogno di grandi parole. Quella che ti entra nel cuore in punta di piedi, e non se ne va più".

Silvia lascia la mamma Gianna, il papà Pino, la sorella Francesca (con Steve), i nipoti Luca e Alessandro eun'eredita profonda: "la dimostrazione - concludono dall'Aisla - che il coraggio non è l’assenza di paura, ma una scelta quotidiana. Che si può continuare a donare anche quando si è costretti a letto. Che l’amore, se lo si lascia libero, trova sempre un modo per passare, anche attraverso le maglie strette della malattia".

Il rosario di Silvia Codispoti sarà recitato nella parrocchiale di Villafalletto venerdì 2 maggio alle 20. I funerali saranno celebrati sabato 3 maggio alle 15, sempre nella parrocchiale di Villafalletto.