I numeri innanzitutto: nel 2024, in Italia, si sono contati 1.090 morti sul lavoro a fronte di mezzo milione di incidenti. Dal 2000 ad oggi, le vittime sono in media 1.200 l’anno. Anziani, giovani e lavoratori stranieri sono le categorie più colpite. In provincia di Cuneo, l’anno scorso, i morti stati 11 con 7.655 infortuni. E nei primi due mesi del 2025 ci sono state già 4 vittime.
La sicurezza sul lavoro era il tema della manifestazione del Primo Maggio indetta da Cgil, Cisl e Uil in più di cento piazze italiane. Nella Granda, la piazza era quella di Fossano, dove si sono radunate circa 250 persone, giovedì mattina, davanti al monumento alle vittime del molino Cordero, luogo simbolo una delle più gradi tragedie sul lavoro degli ultimi decenni: quella che costò la vita a Mario Ricca, Massimiliano Manuello, Marino Barale, Valerio Anchino e Antonio Cavicchioli, morti in seguito alle due esplosioni avvenute il 16 luglio 2007.
Articolo completo su La Fedeltà del 7 maggio
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