Oltre un centinaio di catechisti si sono dati appuntamento nella serata di lunedì 5 maggio al Santuario di Cussanio per celebrare insieme il Giubileo diocesano dei catechisti.
La serata è stata guidata da don Pierangelo Chiaramello che, citando Papa Francesco, ha evidenziato: “Tutti sperano. Nel cuore di ogni persona è racchiusa la speranza come desiderio e attesa del bene”. Il rettore ha posto l’accento su come essere catechisti speranzosi, che non gettano la spugna nonostante le inevitabili difficoltà nel portare avanti un così delicato servizio. “La Speranza è vedere e costruire il bene possibile pur in mezzo al male reale”, ha a che fare con la vita eterna intesa non tanto come “senza fine”, ma piuttosto come “fuori dal tempo”. Guardando al tempo che scorre abbiamo la certezza che la storia dell’umanità non corre verso un baratro oscuro, ma è orientata all’incontro con il Signore. Il Giubileo è l’occasione propizia per ristabilire il corretto rapporto con Dio, con i fratelli e con il creato; un tempo per andare oltre un annuncio teorico della Speranza; un tempo per lasciarsi coinvolgere personalmente e rendere la Speranza tangibile attraverso segni concreti quali il perdono, la pace, il rispetto… Segni che lasciano il segno!
La serata è proseguita con l’Adorazione eucaristica, un tempo per l’incontro a tu per tu con la Speranza, e si è conclusa con un saluto e sincero augurio di buon lavoro da parte di mons. Piero Delbosco. E, come promesso, i partecipanti si sono ritrovati in cremeria per un momento di fraternità di fronte ad un ottimo gelato offerto dall’ufficio catechistico.