Utile a 9,6 milioni di euro, 1600 nuovi soci e ancora indice di solidità oltre il 24% e crescite a doppia cifra in tutti i comparti. Questi i “numeri” che Bene Banca ha presentato ai soci lo scorso 17 maggio, quando in una struttura allestita ad hoc, nell’area artigianale di Bene Vagienna, si è svolta l’assemblea. Almeno un migliaio i presenti.
“Il 2024 è stato un ulteriore anno di sviluppo - ha commentato il direttore generale, Simone Barra -: siamo cresciuti in tutti i comparti. Le masse ormai superano i 2 miliardi, i clienti aumentano a doppia cifra, l’utile è sempre convincente: insomma grande soddisfazione. Molto interessante il dato sulle concessioni creditizie: abbiamo superato i 100 milioni di euro finanziando quasi 1000 clienti tra famiglie ed imprese. Tanta quantità, ma anche qualità: continuiamo ad essere uno degli istituti di credito italiani con il più basso livello di crediti deteriorati, il 2% sul totale degli impieghi. In tutto ciò, abbiamo proseguito nella nostra crescita territoriale: dopo aver aperto in questi anni filiali a Venasca, Beinasco e Torino, a breve inaugureremo la nostra nuova filiale a Sant’Ambrogio di Torino, segno tangibile della nostra vicinanza alle comunità che troppo frettolosamente vengono abbandonate dalle grandi banche. Crediamo nel valore delle persone e dei territori e per questo continueremo ad aprire nuove filiali per generare ricavi per la banca e positive ricadute economiche sul territorio”.
“La nostra Banca ha compiuto 128 anni mantenendo i propri valori forti e consolidati - ha aggiunto il presidente, l’avvocato Elia Dogliani -: facciamo dell’intercettare i bisogni della comunità il «cuore pulsante» del nostro agire. Il rapporto diretto con soci e clienti è la base del tutto. Gli esempi sono semplici, quanto rilevanti: contrapponiamo, alla sola digitalizzazione, una «banca di persone»; prediligiamo la presenza e il contatto. La banca è importante nella operatività quotidiana, ma è fondamentale quando si fa un investimento per la propria famiglia o la propria azienda; crediamo nei valori della «crescita prudente»". Sulle “sfide della modernità”, il presidente ha poi osservato: “L nostra concezione di banca tradizionale è abbinata a quella innovazione necessaria per assolvere alla propria funzione di sempre, ma in un contesto che cambia. La nostra banca ha puntato sulla risorsa più grande, che sono le persone che ogni giorno contribuiscono alla nostra crescita. Abbiamo sempre creduto, oltre alla costante formazione, nella crescita del nostro personale, cercando un giusto mix di esperienza delle risorse senior e di entusiasmo dei giovani; ne sono stati inseriti nell’organico, negli ultimi tre anni, ben 28. Un patrimonio di persone, formate e preparate, che è la migliore garanzia del futuro e della salvaguardia nel lungo termine”. “Al capitale umano servono gli strumenti - ha concluso Dogliani -. Bene Banca si presenta all’appuntamento con il futuro, forte della capacità di investimento che la appartenenza ad un importante Gruppo di credito cooperativo, Cassa Centrale Banca, può garantire. La nostra forza si misura anche nella capacità di conoscere e rispondere alle richieste di supporto del territorio, in iniziative di carattere sociale, culturale, educativo, che contribuiscono a creare la nostra comunità. Anche quest’anno abbiamo effettuato oltre 130 erogazioni liberali e sponsorizzazioni, ad associazioni, enti benefici, scuole, cooperative sociali, Pro loco, organizzazioni culturali. Ci siamo concentrati in particolare sul bisogno più fondamentale e centrale della società umana che è quello della salute: Bene Banca ha sostenuto la Fondazione Ospedale di Cuneo e la Fondazione Ospedale Regina Margherita, in progetti di grandissima rilevanza affinché queste strutture di eccellenza continuino ad occuparsi di tutte le nostre comunità”.