La strada dei Cannoni - sterrata “in quota”, lungo la dorsale tra le valli Maira e Varaita - sarà aperta per cinque giorni a settimana ai soli escursionisti a piedi e in bicicletta e, per due, anche a fuoristrada, quad e motociclette adatte a muoversi fuori dall’asfalto. È una soluzione di compromesso, della durata di un anno, che i rappresentanti delle due valli hanno raggiunto nei giorni scorsi, dopo ripetuti confronti. Da tempo, a mettere le due parti l’una contro l’altra è la possibilità di consentire o meno ai mezzi a motore di accedere al percorso, importante per la valorizzazione turistica del territorio: la val Maira è “contraria a un utilizzo della strada diverso da quello ciclopedonale”, la val Varaita “è indirizzata a un uso plurimo”.
In questi anni, attraverso Busca che ha avuto il ruolo di capofila, i Comuni nel cui territorio si snoda la strada dei Cannoni hanno ottenuto un contributo regionale di 850mila euro: risorse con le quali è stato possibile restaurare il percorso, che si estende dalla Colletta di Rossana nel Comune di Busca fino al colle della Bicocca nel territorio di Elva per oltre 40 chilometri. Il manto stradale è stato ripristinato nei tratti danneggiati, sono stati allestiti slarghi e piazzole che rendano meno pericoloso l’incontro fra mezzi che viaggiano in direzione opposta, sono stati collocati guardrail nei tratti più esposti. Tutto ciò per garantire la sicurezza lungo un itinerario di grande bellezza, che da tempo attira appassionati di outdoor di tutta Europa.
Il passo precedente era stato quello di acquisire il sedime stradale dal Demanio militare, che ne era proprietario. Ora si guarda al futuro, al rilancio turistico del percorso. E il nodo resta quello dei mezzi a motore.
L’apertura a fuoristrada, quad e motociclette continua ad essere osteggiata dalla valle Maira che, “nell’intento di contemperare esigenze e visioni” diverse, ha dato l’assenso alla “soluzione transitoria, da applicare in via sperimentare per un anno”. I singoli Comuni attraversati dalla strada dei Cannoni introdurranno ordinanze sull’accesso al percorso secondo gli accordi presi. E, intanto, le parti si impegnano nella creazione di un tavolo di lavoro “per la gestione della strada nelle prossime annualità”.
Quanto ai giorni di apertura per i mezzi a motore, l’ipotesi è di scegliere il martedì e il giovedì, quando gli stessi veicoli non possono accedere all’Alta via del sale, l’altra sterrata della Granda che ha avuto un enorme successo turistico. I gestori delle due strade bianche potrebbero così lavorare in sinergia, per offrire “pacchetti turistici” che consentirebbero agli appassionati di off road di percorrere una sterrata quando l’altra è chiusa al traffico a motore.