Il 4 ottobre 2024, nel corso della cerimonia per la consegna ufficiale delle prime nove borse di studio istituite dalla Società di San Vincenzo De Paoli di Fossano, in favore degli studenti iscritti al primo anno di scuola secondaria, il presidente Fabio Gallo e Livio Cavallo, già presidente e socio economo dell’ente, avevano accolto la sfida lanciata dalla dirigente scolastica Fabiana Arnaudo: “Sono sicura che il prossimo anno – aveva infatti dichiarato la preside – aumenterà il numero dei ragazzi premiati”. Detto fatto.
La seconda edizione dell’iniziativa vincenziana “Imparare con Passione” quest’anno è partita con il botto coinvolgendo nel progetto anche la sezione fossanese della Diapsi (associazione difesa malati psichici) i cui referenti sono Maria Saponaro e lo stesso Livio Cavallo. Così il numero delle borse di studio è salito da nove a sedici. “Ci è sembrato utile e bello aderire a questa proposta offrendo sei borse di studio– racconta Maria Saponaro – nel venticinquesimo anno delle nostre attività sul territorio”. La Diapsi (che oggi conta sessanta volontari attivi) opera in diversi ambiti: collabora con il Centro protetto di Cussanio curando diversi laboratori, propone borse di lavoro per soggetti affetti da fragilità mentale anche grazie ai contributi della Fondazione Crf, è tra i soci fondatori di Cascina Pensolato e lavora in rete con i presidi del saviglianese e del saluzzese. “Abbiamo deciso – prosegue Saponaro – di dedicare questo nuovo progetto, in linea con i nostri fini, a due soci storici del nostro ente: Maria Grazia Nigra e Marco Brondino”.
Anche quest’anno gli organizzatori, tra cui figurano anche i vincenziani Bruna Stecca e Giacomo Longo, si sono affidati alle valutazioni delle insegnanti di scuola primaria che hanno seguito i ragazzi per cinque anni, al fine di segnalare gli studenti meritevoli provenienti da situazioni familiari di difficoltà o svantaggio che hanno partecipato al processo di apprendimento ottenendo, a seconda delle proprie capacità, risultati ritenuti soddisfacenti anche dai docenti. Le borse di studio (dal valore di 300 euro ciascuna per l’acquisto di testi e materiale scolastico) sono state assegnate a: cinque allievi provenienti dalla scuola Einaudi; due dalla Calvino; tre dalla Levi; due dalla scuola Don Antonio Mana di Maddalene; due dalla Rolfi di Genola; due dalla scuola Vernassa di Cervere.
“Anche in questa seconda edizione, ogni borsa sarà intitolata ad un benefattore o socio della San Vincenzo. – conclude Livio Cavallo – Possiamo già anticipare che due di queste saranno dedicate alla memoria di mons. Biagio Mondino, che nel 2016 favorì la rinascita della Società di San Vincenzo De Paoli, e a don Mario Quaranta, un sacerdote di Cuneo da poco scomparso, molto vicino alla nostra associazione”. La cerimonia formale di premiazione avverrà all’inizio del prossimo anno scolastico.