Il duomo della città degli Acaja, ora concattedrale della Diocesi di Cuneo-Fossano, è basilica pontificia, come sancì papa Pio IX dal 1874 e come viene riportato sulla lapide presente in facciata, sopra l’ingresso principale.
È stato sottolineato, insieme al fatto che dal 1940 la basilica sia diventata monumento nazionale, durante la celebrazione di giovedì 25 settembre in occasione del 234° anniversario della dedicazione della chiesa a Santa Maria e San Giovenale avvenuta il 25 settembre 1791. Il cantiere della nuova cattedrale di Fossano, progettata da Mario Ludovico Quarini era iniziato nel 1778 dopo la demolizione della precedente chiesa collegiata di cui resta soltanto la quattrocentesca torre campanaria.
Una cerimonia solenne quella di giovedì e ricca di elementi simbolici a partire dalle 12 candele accese sui dodici pilastri della chiesa ad indicare i 12 apostoli. Durante la messa, celebrata dal parroco don Davide Pastore e animata dal coro Cappella musicale San Giovenale, il ricordo e il ringraziamento per tutti coloro che nei secoli hanno prima voluto e poi costruito questa “casa di tutti”. Per i vescovi che si sono succeduti, i canonici e tutte le persone che si sono prese cura della chiesa e continuano a farlo dalle pulizie, a chi si occupa dei lavori di mantenimento e di restauro, a chi dona risorse economiche, ai cori a tutti i servizi per la liturgia. E ovviamente a tutti coloro che nei secoli si sono fermati in silenzio a pregare sotto queste volte, in quello che uno scrigno d’arte e bellezza, ma soprattutto di fede. Una storia che si auspica possa continuare con le nuove generazioni.
Nell’occasione di questo 234° compleanno sono stati posti due stemmi che ricordano il grado di basilica pontificia in corrispondenza dei due grandi pilastri che incorniciano l’uscita.

























