Questa sera, venerdì 10 ottobre alle ore 18, in piazza Europa (che in queste settimane di presidio continuativo è stata simbolicamente rinominata piazza Palestina), il Coordinamento Cuneo per Gaza accoglierà Abderrahmane Amajou, attivista braidese e presidente nazionale di ActionAid Italia, da poco rientrato nel Paese dopo la detenzione e il sequestro da parte delle autorità israeliane.
Amajou faceva parte della Global Sumud Flotilla, missione civile internazionale diretta verso Gaza con l’obiettivo di rompere l’assedio e portare aiuti umanitari. La spedizione è stata bloccata dalle forze israeliane e diversi attivisti, tra cui lo stesso Amajou, sono stati arrestati e trattenuti per giorni.
Secondo quanto riferito dal Coordinamento, durante la detenzione gli attivisti avrebbero subito pressioni, intimidazioni e violenze fisiche e psicologiche, nel tentativo di ottenere firme per un rimpatrio “volontario”. Alcuni membri della Flottilla sarebbero ancora detenuti o sottoposti a interrogatori.
L’incontro di questa sera sarà un momento di testimonianza e mobilitazione collettiva, durante il quale verranno ribadite le richieste del Presidio: la fine dell’assedio e dell’occupazione di Gaza, e la liberazione immediata di tutte le persone ancora trattenute. La pace a Gaza, spiegano gli attivisti coinvolti è tutt'altro che scontata: "Mentre si parla di un presunto piano di pace approvato da Hamas e Israele, i raid dell’Idf continuano su Gaza: nelle ultime ore sono stati uccisi altri civili ed è stato bombardato un edificio residenziale nel quartiere di Al-Sabra a Gaza City. Tel Aviv ha dichiarato che il cessate il fuoco sarà effettivo solo dopo la ratifica del governo israeliano, un via libera tutt’altro che certo, viste le posizioni dell’estrema destra. Il ministro delle Finanze Bezalel Smotrich ha già annunciato: «Voterò no alla ratifica. È un errore gravissimo per Israele accettare la proposta»".


























