Una donna semplice e riservata, sempre pronta a donare tempo e ascolto a chi ne aveva bisogno. Una che faceva, faceva tanto, ma non voleva mai apparire. Si è spenta all’età di 88 anni Giuseppina Dutto, una donna profondamente legata alla sua famiglia e alla comunità fossanese, dal grande spirito di servizio e dalla fede salda, vissuta nel quotidiano.
Nata a Gorizia nel difficile periodo della guerra, Giuseppina aveva trascorso l’infanzia in un contesto segnato dalle complicazioni della situazione storica ma anche da forti valori familiari. Dopo il trasferimento nella cascina di Grinzano di Cervere, fino a quando ha conosciuto Dario Dutto, che presto sarebbe diventato suo marito, con cui ha condiviso oltre sessant’anni di matrimonio fino alla sua scomparsa nel 2024. “La loro è stata letteralmente una vita per mano”, dicono i figli.
Fin dai primi giorni dell'apertura della Caritas a Fossano, Giuseppina è stata una presenza preziosa, prestando la sua opera di volontariato con discrezione e costanza, ma anche con tenacia. “È stata lei insieme a don Piero Ricciardi a dar vita a questa realtà fossanese e ad occuparsi in particolare del Centro di ascolto - spiega il direttore Nino Mana -. Anche quando ancora non era chiaro a tutti che l’ascolto era una prima fase fondamentale Giuse lo sapeva, l’aveva capito e metteva a disposizione il suo tempo e la sua straordinaria capacità di ascoltare e coinvolgere le persone. Grazie a lei è nata la casa di accoglienza don Favole, prima dedicata agli stranieri, poi alle donne. Se c’è un segno profetico della carità lei lo è stato. E ci metteva del suo sempre: quando non c’era posto nel dormitorio apriva le porte di casa sua, insieme a suo marito ha aiutato tante persone di tasca propria, ha aiutato nelle adozioni, ha contribuito a superare situazioni fragilissime e difficili”
Numerose le testimonianze di affetto e riconoscenza giunte in queste ore da chi l’ha conosciuta e stimata. In molti la ricordano come una donna di poche parole ma di grandi gesti, capace di dare speranza e conforto, e di rendere migliore la vita di tante persone.
Ancora prima della Caritas, “negli anni in cui arrivavano i primi africani a vendere tappeti porta a porta – ricorda il figlio Davide – lei rispondeva che tappeti non ne voleva, ma un pranzo poteva offrirlo. Così a tavola mi sono trovato con persone sconosciute che, alla fine del pranzo, sconosciute non lo erano più”.
Un gesto che racchiude il senso della sua vita: l’accoglienza, l’attenzione agli ultimi, la capacità di costruire legami.
Giuseppina lascia i figli Davide, Debora con Domenico, Samuele con Dorina, i nipoti Luca, Nicola, Benedetta e Stefano, e i parenti tutti.
I funerali avranno luogo venerdì 7 novembre alle ore 15, nella Chiesa Parrocchiale di Santa Maria del Salice in Fossano; le ceneri riposeranno nel cimitero di Grinzano di Cervere. Il Santo Rosario sarà recitato giovedì alle ore 19.15 nella stessa chiesa.



























