Braccio di ferro sugli uffici Coldiretti

I commissari Moncalvo e Rivarossa chiedono all’Apar di restituire gli immobili all’Organizzazione agricola pagati dalla stessa Federazione di Cuneo

Da nove mesi Coldiretti, la maggiore organizzazione agricola della Granda, è commissariata. Il commissariamento, seguito alle dimissioni “per motivi personali” della presidente provinciale e regionale Delia Revelli (avvenuto nel gennaio scorso) ha riportato nella Granda Bruno Rivarossa (dinamico e innovativo direttore dell’Organizzazione agricola cuneese fra il 2000 e il 2006) in qualità, appunto, di commissario. Suo compito, insieme al presidente Moncalvo, è di per portare l’organizzazione al rinnovo degli organi. Ma sul percorso del rinnovo è sorto un ostacolo, il braccio di ferro con l’Apar, l’associazione privata (composta da una ventina di soci Coldiretti) che detiene la proprietà degli immobili. I commissari sostengono che l’Apar non abbia più senso di esistere e chiedono che restituisca gli immobili alla Federazione (che peraltro ha fornito le risorse per l’acquisto) ma la società replica che lo farà solo dopo che saranno eletti i nuovi organismi. Rivarossa insiste: “Il nuovo presidente dell’organizzazione deve potersi occupare dello sviluppo delle aziende dei soci e non di queste grane”. 

 

L’intervista a Bruno Rivarossa su La Fedeltà di mercoledì 13 ottobre 2018