Salvini a Fossano: “Il voto del 26 sarà un referendum tra passato e futuro”

Immigrazione, pensioni e giovani, tra i temi del suo comizio in via Roma

Comizio di Matteo Salvini a Fossano

“Dateci una mano a mandare a casa Chiamparino, a cambiare sindaco a Fossano e a riprenderci l’Europa terra della nostra civiltà, del lavoro, dei diritti e della libertà”. Con queste parole il leader della Lega Matteo Salvini ha chiuso il suo comizio oggi pomeriggio (domenica 12 maggio) a Fossano. Un discorso che tocca i temi cari alla Lega, dall’immigrazione (“con me i porti sono e resteranno chiusi”) all’agricoltura da difendere, da quota 100 ai giovani che potranno prendere il posto dei 60enni che vanno in pensione. Rispetto al voto del 26 e all’Europa ha sottolineato: “Non sarà un voto per l’Europa ma un referendum tra la vita e la morte, tra passato e futuro, tra Europa libera e uno stato islamico fondato sulla precarietà e la paura”. Accolto da cori, applausi e bandiere, il Ministro dell’Interno si è poi concesso per selfie con i politici locali e i simpatizzanti. In via Roma, dove è stato montato il palco, anche qualche coro di protesta. La risposta: “Gli unici fascisti che sono rimasti in Italia sono a sinistra e hanno delle bandiere rosse” e ancora: “Quelli che dicono porti aperti, porti aperti, in Italia c’è posto per tutti, stanno cercando nuovi schiavi e nuovi elettori perché la sinistra non la vota più nessuno”.

Servizio completo su La Fedeltà in edicola mercoledì 15 maggio