Padre Masino Barbero, originario di San Lorenzo, per 40 anni missionario in Africa con i Padri della Consolata, tornato dal Kenya è stato nominato parroco a Platì, in Calabria, ai piedi dell’Aspromonte. Un paese di 3.700 abitanti che da sette anni è senza sindaco; nel 2006 l’Amministrazione comunale venne sciolta per condizionamento mafioso; in precedenza due sindaci erano stati uccisi. Nelle recenti elezioni ancora una volta i cittadini di Platì non hanno votato perché nessun platinese si è candidato; il paese continua ad essere governato da un commissario prefettizio. In siffatta situazione padre Masino ha deciso di partire dai ragazzi e dai giovani, offrendo loro uno spazio che diventi un’alternativa alla strada e alla sala giochi. La parrocchia non ha nessun locale da adibire a questo scopo, nemmeno un campetto per farli giocare. Di qui la sfida del sacerdote: guardandosi attorno ha individuato uno stabile a 100 metri dalla parrocchia; una casa con terreno, che potrebbe fungere da campo da calcio. Il progetto costa 170.000 euro. Non sono pochi soprattutto se si parte da zero; ma padre Masino è abituato ad affrontare avventure anche più difficili contando sulla Provvidenza.
Ha avviato una sottoscrizione tra i parrocchiani e conta anche sul loro lavoro volontario per ristrutturare lo stabile. La diocesi e i Padri della Consolata sostengono il progetto che è stato preso a cuore anche dalla giovane dirigente regionale del Pd, decisa a candidarsi a sindaco nel Paese commissariato da sette anni.