ContemporaneaMente

Portare l’arte contemporanea a Fossano. Questo l’intento, peraltro raggiunto, grazie alla volontà e sinergia di più attori che hanno creduto nell’idea. Stiamo parlando di alcune opere della collezione La Gaia di Matteo e Bruna Viglietta che, sotto il nome di ContemporaneaMente, da sabato 17 maggio sono ospitate nella cappella del Vescovado, sede del museo diocesano.

Portare l’arte contemporanea a Fossano. Questo l’intento, peraltro raggiunto, grazie alla volontà e sinergia di più attori che hanno creduto nell’idea. Stiamo parlando di alcune opere della collezione La Gaia di Matteo e Bruna Viglietta che, sotto il nome di ContemporaneaMente, da sabato 17 maggio sono ospitate nella cappella del Vescovado, sede del museo diocesano.
“È un evento di rottura rispetto ai precedenti - ha affermato Paolo Ravera, presidente dell’associazione Amici del Museo, aprendo la cerimonia di inaugurazione -. Quest’anno, il 2 ottobre, celebriamo il decimo anniversario. Un modo diverso di fare e interpretare l’arte, trovando nuove chiavi di lettura per aprirsi a visioni e mondi nuovi. Guardare con occhi diversi per non fermarsi all’immagine, ma andare oltre”.
Perché, dunque, ospitare l’arte contemporanea in un museo di arte antica? Questo l’interrogativo che si è posto don Biagio Mondino, presidente del museo. “La chiesa deve portare una visione universale. Una mostra di carattere profano, che più in generale tocca la vita dell’uomo, non è da considerarsi in antitesi con quella sacra. Le due possono convivere. Nell’arte, qualunque essa sia, si concretizza il rapporto tra Dio, uomo e natura”.
Per interpretare un’opera contemporanea e capirne il significato, è utile conoscere l’artista che l’ha prodotta e il suo pensiero. “Amo l’arte, ma conosco poco quella contemporanea - ha affermato don Derio Olivero, vicario generale -. Nell’avvicinarmi ad essa ho fatto felici scoperte. Nella vita, capire è  bellezza e fatica giornaliera. È il motore che ci fa andare avanti. Dopotutto, l’uomo è l’unico animale costretto a volere per essere; deve scegliere per vivere, non lo fa automaticamente. Questo gli dà modo di andare oltre le apparenze. Ecco la funzione dell’arte contemporanea: offrire una chiave di lettura diversa da quella tradizionale per aiutarci a capire la vita”. Ad avvalorare questo pensiero, l’affermazione di Lionello Venturi, critico d’arte e tra  i massimi teorici di questa corrente: “È l’arte contemporanea che insegna a vedere e a capire quella antica”.
La collezione Viglietta a Busca vanta un apparato di oltre 2.000 opere, di cui 300 fatte ruotare nel corso dell’anno nella casa/museo. È la prima volta che le opere de La Gaia escono dalla collezione; un  messaggio di apertura e fiducia. A Fossano, una selezione che riguarda lavori di Marina Abramovć, Michelangelo Pistoletto, Ugo Giletta (presente all’inaugurazione), Daniele Buetti, Adrian Paci, Alfredo Jaar e Lidia Abdul. Opere di elevato calibro che si possono ammirare nei musei più prestigiosi del mondo, oggi ospitate nella nostra città.
“L’idea è nata una sera parlando con don Derio con l’intento di spingere le visite al museo - ha ricordato Giuseppe Perucca, architetto e docente di arte -. Portarvi opere di arte contemporanea poteva essere una carta vincente. Conoscendo la famiglia Viglietta mi sono fatto portavoce. Oggi siamo qui, forti del fatto che bisogna pensare in grande. Sarebbe un altro bel sogno poter far nascere a Fossano un museo di arte contemporanea con le opere della collezione La Gaia”.
La parola è passata al sindaco Francesco Balocco che, ringraziando il Museo diocesano e La Gaia, ha sottolineato: “Questo evento spero possa essere il preludio di un’iniziativa più ambiziosa e stabile”.
La collezione Viglietta nasce negli anni Settanta. “Abbiamo iniziato con opere dell’800, per poi passare ai figurativi fino all’astrattismo e all’informale - è intervenuto Matteo Viglietta -. Raccolgo con piacere e interesse la sfida di portare a Fossano un corpus di opere più ampio per dare loro la giusta visibilità. Per Fossano, la mia città, sarebbe un segnale forte, un volano per l’economia, che genererebbe un grande indotto”.
Dunque, Fossano polo museale di arte contemporanea? Progetto ambizioso, ma non impossibile.
Paolo Ravera, in ultimo, ha ringraziato il numeroso pubblico presente all’inaugurazione, la ditta Bs forniture elettriche per l’installazione delle opere video, il Vecchio Forno per il buffet, tutti i volontari del museo, in particolare Franco Torri e Lidia Mana che hanno collaborato all’allestimento.
ContemporaneaMente sarà visitabile tutti i pomeriggi fino a domenica 25 maggio dalle 15,30 alle 19, con un fuori programma: la “Notte al Museo” prevista per venerdì 23 a partire dalle 21.