San Giorgio tra libri, rose e cultura

È un’antica tradizione catalana: a San Giorgio gli uomini donano una rosa alle donne, che contraccambiano con un libro. Il legame tra il fiore e la pagina scritta è stato ribadito per il terzo anno consecutivo a Fossano, che durante la scorsa settimana ha accolto la “Festa di San Giorgio - Libri e rose”, un’iniziativa organizzata dall’Osservatorio fossanese e dedicata ad arte e cultura.

È un’antica tradizione catalana: a San Giorgio gli uomini donano una rosa alle donne, che contraccambiano con un libro. Il legame tra il fiore e la pagina scritta è stato ribadito per il terzo anno consecutivo a Fossano, che durante la scorsa settimana ha accolto la “Festa di San Giorgio - Libri e rose”, un’iniziativa organizzata dall’Osservatorio fossanese e dedicata ad arte e cultura.
“San Giorgio era l’antico patrono di Fossano, poi sostituito in modo un po’ avventuroso da San Giovenale”, ha ricordato il sindaco Francesco Balocco lo scorso mercoledì al castello, dove sono stati esposti, con numerose altre tele non in gara, i dipinti inviati per il concorso di pittura che costituisce il centro di gravità della Festa di San Giorgio. La giuria del premio ha selezionato Giada Santoro di Torino (primo premio), Esteban Benjamin di Savigliano (secondo premio e primo premio della “Categoria giovani”), Laura Bertarelli di Busca (terzo premio), Paolo Chiaramello di Fossano (secondo premio della “Categoria giovani”); allo stesso Chiaramello è andato il premio assegnato dalla giuria popolare del concorso.
Una risposta così massiccia da parte degli artisti è piaciuta all’assessore provinciale Anna Mantini, che ha commentato: “In momenti di difficoltà economica, può succedere che l’arte sia condiderata superflua. Non è così: è vero che gli antichi dicevano «primum vivere, deinde philosophari», ma io credo che il nutrimento dell’anima sia tanto importante quanto quello del corpo. Per questo bisogna promuovere iniziative come questa, che mostrano che l’arte ha un’importanza non secondaria”.
La necessità di conciliare il “vivere” e il “filosofare” è un tema che ha affrontato anche Alessandro Dutto: “Noi viviamo di libri”, ha esordito l’editore de «L’Araba fenice», per poi sottolineare che “oggi, tramite internet, si può essere mondiali senza smettere di essere locali”, tant’è che libri stampati dalla piccola casa editrice cuneese “vengono richiesti da persone che abitano in altri Stati”. Alcuni libri de “L’Araba fenice” - insieme con molti altri testi, sia in prosa che in poesia - sono stati presentati proprio durante la Festa di San Giorgio; sempre nei giorni scorsi sono intervenuti, per confrontarsi con il pubblico,  numerosi autori locali, alcuni dei quali possono già vantare importanti pubblicazioni.
“Valorizzare i prodotti del territorio significa fare cultura”, ha aggiunto Bianca Piovano, la presidente dell’Organizzazione nazionale assaggiatori salumi, che, al termine dell’incontro di mercoledì, ha allestito un buffet per i partecipanti.
La Festa di San Giorgio, peraltro, ha cercato di valorizzare non solo i “suoi” prodotti (cioè i dipinti e i libri con i rispettivi autori), ma anche la città di Fossano, che è stata il “contenitore” dei vari appuntamenti culturali che si sono susseguiti. Con l’associazione Cicerone sono state infatti organizzate visite guidate all’interno del castello, e ai commercianti fossanesi l’Osservatorio fossanese ha proposto di allestire le vetrine sul tema dei libri e delle rose. La “traccia” più netta dell’evento apparirà comunque sul “muretto della cultura”, uno spazio di viale Mellano dove l’Osservatorio fossanese colloca delle stele artistiche in ceramica dedicate ai vincitori delle varie edizioni del concorso di pittura organizzato per la “Festa di San Giorgio”.
“Abbiamo cercato di coinvolgere i fossanesi”, conferma Michela Fraietta, vicepresidente dell’Osservatorio fossanese. “Con questa festa - aggiunge Davide Cortese, il presidente dell’associazione -, abbiamo voluto realizzare una vetrina di tutto ciò che il nostro territorio può produrre”.
L’evento è stato finanziato dalla Banca di Credito cooperativo di Casalgrasso e Sant’Albano Stura e sostenuto da numerosi enti; la locandina è stata realizzata dalla pittrice Ada Perona.