Cascina Pensolato in festa con mons. vescovo

Alla cooperativa agricola sociale di Sant’Antonio Baligio

Alla cooperativa agricola sociale Cascina Pensolato torna la festa per dire “grazie”. Lì, in mezzo ai campi, in strada di Casalito 28, frazione Sant'Antonio Baligio, dove soggetti “fragili” (detenuti, disabili, svantaggiati…) trovano dalla terra la possibilità di ripartire. Così, sabato 29 settembre, è stato organizzato un momento di condivisione e una messa per mettere in circolo ciò che di bello in questo anno c’è stato, ma anche ciò che si potrebbe farà e si farà, insieme. L’appuntamento è alle 14,45 nel cotile, l’aia, della Cascina con l’accoglienza e i saluti dei protagonisti. Alle 15,45 ci si sposterà verso la vicina (poche centinaia di metri) cappella del Pensolato (la più antica cappella della Diocesi di Fossano) per una suggestiva messa all’aperto. La celebrazione sarà presieduta da mons. vescovo Piero Delbosco. Successivamente dopo la benedizione degli attrezzi e della terra, si tornerà alla Cascina per un rinfresco e per degustare i prodotti di Pensolato. 

Sarà l’occasione per visitare l’azienda, capire il valore che genera e il progetto sociale di integrazione, inclusione e reinserimento che si sta realizzando.  La cooperativa Cascina Pensolato infatti è un cosmo di molte realtà che sono state capaci di fare rete e lavorare insieme. Nata un anno e mezzo fa, ha saputo fare sinergia con la Diocesi di Fossano, l’Istituto per il Sostentamento del clero, l’azienda Orti del Casalito, la Caritas, la Fondazione Noialtri, Diapsi, Camminare insieme e la cooperativa sociale Proposta 80.

Quando si semina ci si affida alla terra; un buon contadino lo sa e sa dire grazie - dicono gli organizzatori -. La pazienza (l’attesa del seminatore), la fiducia (si semina fidandosi di tante variabili), il coraggio e la capacità di gettare il cuore oltre l’ostacolo (si semina rischiando che tutto vada sprecato) sono metafora di questo sogno che sta diventando realtà insieme alla comunità, perché la terra è davvero una metafora della vita”.