I lavori artigianali de “Il mosaico”, il Centro diurno fossanese, meritano una vetrina: la meritano anche in questo 2020, in cui tutto quello che era “normalità” è stato stravolto dal coronavirus. Per questo gli operatori si sono ingegnati per trovare un modo di far sapere a tutti quanto è stato prodotto durante le attività di laboratorio portate avanti nella struttura di via San Bernardo. È così approdata su Facebook l’iniziativa “Mostra digitale per questo Natale”.
Di che cosa si tratta? Facciamo un passo indietro. Ogni anno il periodo natalizio è l’occasione, per il Mosaico, di aprire le porte e accogliere chiunque voglia visitarne i laboratori: vengono inoltre esposti i lavori artigianali realizzati appunto nei laboratori, che spaziano dal bricolage alla ceramica, e i visitatori possono averli versando un’offerta, destinata sempre alle attività del Centro diurno. Ovviamente in questo 2020 non è possibile riproporre lo stesso copione: “Ci spiaceva rinunciare all’incontro con la cittadinanza”, spiegano dal Centro diurno. Così è nata l’idea di organizzare un incontro “alternativo”, non “dal vivo” ma sul noto social network creato da Mark Zuckerberg. Sulla pagina «Centro diurno “Il mosaico”» sono quindi state pubblicate le fotografie dei vari lavori artigianali, ciascuno abbinato ad un codice: chi desidera avere una o più di queste realizzazioni può contattare il Mosaico sempre su Facebook, o tramite telefono allo 0172.60573 o con un messaggio su WhatsApp al 334.8471423 dalle 9 alle 16 dal lunedì al venerdì. Chi non ha la possibilità di accedere a Facebook e vuole sapere di più sugli stessi lavori artigianali può servirsi, a sua volta, del numero di telefono fisso e di quello dedicato a WhatsApp. Il solo eventuale ritiro avviene “dal vivo”, nel cortile del Mosaico; ovviamente vengono rispettate tutte le disposizioni anti-contagio.
In queste settimane di secondo lock-down per il Piemonte, il Centro diurno fossanese non ha interrotto le sue attività “in presenza”, a differenza di quanto dovette fare in primavera. Gli ospiti vengono accolti “a rotazione”, in modo tale che il numero di presenti in struttura sia limitato.