A Genova con i “cani da catastrofe”

Dopo il crollo del ponte Morandi, è intervenuto anche il gruppo cinofilo "Le Fiamme" di Centallo

Tra le macerie del ponte Morandi a Genova, che lo scorso 14 agosto è crollato uccidendo decine di persone, c’era anche il gruppo cinofilo “Le Fiamme” di Centallo, che fa parte del nucleo provinciale di Protezione civile dell’associazione nazionale Carabinieri. Sono partiti sette volontari, fra cui il presidente Gino Bello (nella foto in alto): cinque avevano con sé “cani da catastrofe” che sono addestrati per operare alla ricerca di persone in contesti come quello della città ligure, mentre altri due erano incaricati di offrire supporto logistico.

Sul campo, nelle fila de “Le Fiamme” c’era anche Antonella Germini (nella foto d'archivio, sotto), la dirigente scolastica dell’Istituto Umberto I di Alba da cui dipende l’«Agraria» di Fossano: “Avevo appena letto la notizia del crollo del ponte sul sito dell’Ansa quando siamo stati chiamati: era il 14 agosto, verso mezzogiorno. Siamo ritornati nel primo pomeriggio del giorno successivo: non è stata ritenuta necessaria la presenza di altri soccorritori oltre ai Vigili del fuoco”. 

Il breve periodo di permanenza è stato sufficiente perché i volontari potessero osservare da vicino la gravità della situazione: “Eravamo a brevissima distanza dal luogo dove operavano i soccorritori - spiega Germini -. È uno scenario particolare rispetto a quello delle zone terremotate in cui siamo intervenuti negli anni scorsi: il crollo è avvenuto nel centro di una città che resta viva. E si tratta di un crollo impressionante: guardandolo dal vivo, si ha l’idea dell’enormità della tragedia accaduta. Abbiamo visto estrarre e portare via dalle macerie molte persone decedute, i cui cadaveri venivano inizialmente accolti in una camera mortuaria allestita in loco e poi trasferiti altrove; tutta la fase del trasferimento avveniva in modo riservato e protetto, con un cordone di poliziotti che teneva a distanza anche i media. E abbiamo visto le operazioni di movimentazione e sminuzzamento delle macerie: colpisce l’enormità delle parti del ponte crollato a paragone con le dimensioni di un veicolo”.