Aule contese tra Calvino e Scuola media: nuovo intervento di Ilaria Riccardi

La consigliera 5 Stelle rilancia con un nuovo intervento il dibattito sulle aule contese tra scuola elementare “Italo Calvino” e scuola media di via Dante

Prosegue il dibattito - dai toni molto accesi - sulle aule contese tra scuola elementare “Italo Calvino” e scuola media di via Dante. “La Fedeltà” di mercoledì 22 agosto ha pubblicato gli interventi di Ilaria Riccardi (consigliera 5 Stelle), della Giunta comunale, delle due dirigenti scolastiche (Calandri e Dalmasso) e di un gruppo di genitori della Calvino. Ilaria Riccardi torna oggi sulla questione con un suo secondo intervento, che pubblichiamo di seguito.

Contrariamente a quanto afferma Renzi riguardo il ministro Toninelli, ovvero che quando il Paese ha problemi seri non si dovrebbe andare in vacanza, sono dell’avviso che sotto un ombrellone si possa avere una visione più lucida e distaccata della realtà, a condizione ovviamente di saper utilizzare gli strumenti della moderna comunicazione non solo per fare selfie e ridicoli post (ma Renzi purtroppo, e non solo lui, altro non sa fare).

Ed è proprio ammirando l’orizzonte tra cielo e mare che vi scrivo le mie considerazioni riguardo uno specifico aspetto del “braccio di ferro” tra scuola elementare “Calvino” e scuola media “Paglieri”: il titolo con il quale quest’ultima sta utilizzando da anni quattro aule della prima. Come correttamente riportato nella delibera di Giunta n. 214 del 31 luglio, non risultano atti formali risalenti al 1999 con i quali il Comune di Fossano avesse concesso alla scuola media Paglieri l’uso delle aule della scuola elementare Calvino. Risulta invece agli atti il verbale del Consiglio di Circolo della scuola Sacco nel quale si legge che “in merito alla richiesta di spazi alla scuola elementare “I. Calvino” da parte dell’adiacente scuola media “Paglieri”, non essendovi pieno accordo tra le parti, un responsabile del Comune, dopo opportuni sopralluoghi, ha valutato sulla base del numero degli alunni e della richiesta dell’utilizzo delle aule, di concedere 2 aule più servizi alla scuola media e un’aula per docenti che era in uso alla media, al plesso Calvino. Tale situazione dovrebbe essere temporanea e limitata all’anno scolastico 1999/2000”. Ma se così è, e non abbiamo dubbi in merito, perché l’amministrazione comunale non aveva formalizzato la decisione del suo fantomatico responsabile con opportuno atto amministrativo? 

Come rivendica pomposamente l’attuale amministrazione nella delibera, il Comune “è unico proprietario degli edifici scolastici”. Fatto sta che, in assenza di qualunque atto formale del Comune, la concessione in uso alle medie delle due aule della Calvino si è protratta, nel totale ed irresponsabile “silenzio amministrativo” del Comune di Fossano, per quasi vent’anni rispetto al preventivato singolo anno, tanto che la scuola media ormai considera quelle aule parte integrante della sua organizzazione didattica.

Se proprio dobbiamo ascrivere alla dirigenza della Calvino qualche “colpa”, è di aver accettato a suo tempo di concedere in uso ad un’altra scuola alcune sue aule per quieto vivere! Ed oggi la dirigente Dalmasso dovrebbe sentirsi dire dall’amministrazione comunale che non ha diritto di revocare l’uso delle sue aule quando fu la stessa amministrazione comunale a prendere tale decisione attraverso un suo responsabile? 

Comodo far finta di niente per vent’anni, lasciando che le cose vadano come si vuole senza prendersi alcuna responsabilità amministrativa, e poi alzare la voce quando il legittimo possessore delle aule si permette di chiederle indietro!

Un errore effettivamente la dirigente Dalmasso l’ha commesso: inviare direttamente alla dirigente della scuola media la revoca della concessione in uso delle aule. Tale atto purtroppo non ha valore legale, poiché solamente il proprietario degli immobili, ovvero il Comune, ha facoltà di autorizzare o revocare l’uso dei locali. Tuttavia, e ne risulta ampia evidenza nei regolamenti e nelle procedure di scuole e Comuni di mezza Italia e nelle norme vigenti, le domande di concessione in uso a terzi di locali di proprietà comunale assegnati ad istituti scolastici devono sempre ottenere preventivamente il nulla-osta del Consiglio d’istituto, che approva o rigetta la richiesta con motivazioni legate al servizio scolastico. In sostanza, quindi, il Comune è sì l’ente autorizzatorio, ma non può di certo negare ad un istituto di rientrare in possesso dei locali a lui assegnati quando esigenze didattiche lo richiedono. 

Purtroppo, però, il Comune di Fossano ha reiterato il suo approccio “autoritario” anche successivamente. Nel 2011, infatti, la dirigente della scuola media scriveva direttamente al sindaco Balocco per richiedere la messa a sua disposizione di ulteriori due aule (!) della scuola Calvino per la durata di due anni scolastici, quindi fino al 2013. Prontamente la Giunta concedeva con propria delibera quanto richiesto, senza nemmeno citare l’assenso della dirigente della scuola, come se i locali fossero sgomberi e nella sua piena ed incondizionata disponibilità. E “naturalmente” anche questi locali vengono utilizzati dalla scuola media ancor oggi senza alcuna proroga scritta.

Suggerisco quindi alla dirigente Dalmasso di riformulare la lettera di revoca dell’uso dei locali (già che c’è di tutti e quattro!) in forma di dichiarazione di decadenza del nulla-osta all’uso dei locali da parte di terzi e di inviarla all’amministrazione comunale. Se poi, malauguratamente, la Giunta non dovesse procedere con la revoca, eccependo la mancanza dell’originario provvedimento autorizzativo per due di essi (come possa opporsi invece alla revoca dell’uso degli altri due proprio non si riesce nemmeno ad immaginare, essendo stati concessi per soli due anni), meglio ancora: significa che la scuola media “Paglieri” ha occupato abusivamente tutti e quattro i locali della Calvino per anni e che farebbe meglio a sgomberare il più presto possibile! Sono certa che, una volta rivendicati per iscritto i propri diritti, la dirigente Dalmasso si renderà disponibile ad un dialogo costruttivo sia con il Comune che con la scuola media Paglieri, proprio come ho auspicato nella mia interrogazione scritta all’amministrazione comunale.

A qualcuno il tono di questo mio comunicato potrà apparire da campagna elettorale. Ma sapete cosa vi dico? Che in tutti questi anni ho sempre esercitato il mio ruolo di consigliere di minoranza come se si fosse sempre in campagna elettorale! Perché questo concetto, tanto caro a certe parti politiche, secondo il quale in campagna elettorale ci si prende a pugni e quando poi ci si insedia in Consiglio si fanno i compromessi, non mi è mai piaciuto, proprio per niente. Ciò che si dice prima delle elezioni deve valere anche dopo, perché i cittadini si aspettano coerenza e costante informazione riguardo i cosiddetti “giochi di palazzo”. E, lasciatemelo dire, questa vicenda delle aule della Calvino puzza di gioco di palazzo quanto basta per averne la nausea già da lontano!

Ilaria Riccardi

Consigliera comunale

Movimento 5 Stelle

 

Le lettere e gli articoli pubblicati:

  1. Le aule contese

  2. Gli interventi:

    1. Ilaria Riccardi (consigliera 5 Stelle)