Emilio, il cuoco dell’Hotel Acaja e del Ristor Agip

È morto a 82 anni, dopo aver  gestito diversi locali nella Granda. Quando ancora non esisteva Master chef seppe fare del suo mestiere una vera arte 

Sapeva trasformare un locale insignificante in un punto di attrazione: basti dire che negli anni in cui gestì il Ristor Agip, il salone annesso al distributore di via Torino diventò un vero e proprio locale di attrazione per la città. Emilio Chiarpenello era una persona affabile e simpatica, oltre che creativa e intelligente e (in tempi non sospetti, quando Master chef era lontanissimo dall’essere inventato) seppe fare del suo mestiere di cuoco una vera arte. È morto a 82 anni a Cuneo, nella sua abitazione di via Sobrero. Figlio di ristoratori, negli Anni ‘60, insieme al fratello gemello Secondo, aprì il Cervino in Corso Giolitti. Le strade dei due fratelli si sono poi separate: Secondo (deceduto nel 2000) ha gestito per anni l’hotel Fiamma a Cuneo, mentre Emilio, ha lasciato il suo segno di cuoco creativo e di qualità su decine di locali nella Granda (tra cui l’Hotel Acaja di Fossano, oltre al Ristor Agip) ed ha lavorato anche all’estero: in Inghilterra è stato al servizio della Regina d’Inghilterra. A Fossano ha coordinato per anni la cucina della mensa Michelin.