In Granda si continua a morire sulle strade

Torna a crescere il numero di scontri fatali: il 2017 è stato un "anno nero" con 58 vittime

Un anno nero, in Granda, per il numero di incidenti mortali sulle strade. “Il 2017 si è chiuso con un bilancio drammatico: secondo i dati parziali ricavati dal nostro Ufficio stampa sulla base di informazioni locali, sono stati 58 i morti per incidenti stradali nell’anno appena concluso - scrive in una nota la Provincia, che per questa analisi fa riferimento ai media del territorio -. Un dato quasi doppio rispetto al 2016, che aveva segnato un saldo di 33 morti, ma tornato purtroppo in linea con il 2015, quando i morti sulle strade cuneesi furono 55”. 

“L’andamento altalenante degli ultimi anni - prosegue la nota - sembra confermare il permanere del problema della sicurezza stradale nella provincia Granda, un territorio che per estensione, mancanza di grandi vie di comunicazione e autostrade, distanza tra i centri abitati e morfologia, registra un tasso di mortalità stradale superiore alla media”.

Negli ultimi quindici anni si era assistito a un progressivo calo degli scontri mortali, “grazie ad una maggior sensibilizzazione sul problema, maggiori controlli e introduzione di patente a punti”. 

Nel 2000 le vittime furono 122; 115 nel 2001, 116 nel 2002 e 2003. Poi fortunatamente i casi incominciarono a diminuire: 105 nel 2004, 83 nel 2005, 71 nel 2006, 78 nel 2007, 72 nel 2008, 57 nel 2009,  68 nel 2010, 51 nel 2011, 51 nel 2012, 48 nel 2013, 42 nel 2014. La risalita è cominciata nel 2015 con 55 morti, che sono scesi nel 2016 a 33: un’illusione rispetto a quanto, in seguito, ha fatto registrare il 2017.

Dei 58 morti del 2017 (la media è di 4,8 vittime al mese), la maggior parte viaggiava in auto (36 casi) e moto (12 morti); sono stati coinvolti anche pedoni (8 morti) e ciclisti (2 casi). Continua la nota della Provincia: “Gli incidenti sono avvenuti soprattutto di giorno e per spostamenti lavorativi, ma anche all’imbrunire quando cala la visibilità o nella tarda notte. Paradossalmente sono stati molto meno frequenti durante la brutta stagione; l’unico mese senza decessi è stato marzo. Gli incidenti si sono verificati su tutto il territorio provinciale, in particolare sulle vie di collegamento a maggior scorrimento  e negli attraversamenti dei centri cittadini. Prevenzione, controlli e prudenza restano gli strumenti principali per combattere il fenomeno”.