La Protezione civile e i droni

Il Coordinamento cuneese pronto a usare questa tecnologia in contesti di emergenza

In situazioni di emergenza si rivelano strumenti molto utili, e la Protezione civile è pronta a sfruttarne le potenzialità. È quanto emerso dal convegno dal titolo “Uso dei droni nelle emergenze di Protezione civile”, organizzato lo scorso 8 settembre al Castello di Fossano dal Coordinamento territoriale del volontariato di Protezione civile di Cuneo. 

Il punto di partenza, hanno spiegato i relatori, è l’immaginare il drone “come una piattaforma sulla quale installare una videocamera e sensori abbinati ad un ricevitore Gps in grado di rilevare informazioni e fornire dati tramite radio e/o wireless”: in questo modo sono stati “individuati numerosi contesti di utilizzo”, in cui i droni possano essere utili per le attività della Protezione civile. Più nel dettaglio, i volontari possono servirsene per il monitoraggio di aree colpite da calamità naturali, l’ispezione di infrastrutture sempre dopo calamità, il supporto ad operazioni di “ricerca e soccorso”, il monitoraggio di eventi come esondazioni e alluvioni, frane, incendi boschivi o la verifica del dissesto idrogeologico in un territorio.

Il Coordinamento territoriale del volontariato di Protezione civile di Cuneo ha già incominciato a lavorare con i droni: sono state citate, in particolare, le esercitazioni che si sono svolte a giugno sempre a Fossano e che hanno coinvolto i due reggimenti dell’Esercito di stanza proprio nella città degli Acaja. Non molto tempo dopo, i volontari hanno dovuto testare la loro preparazione fra le macerie di Genova: anche il Coordinamento cuneese e i suoi droni sono infatti intervenuti nella città ligure dopo il crollo del ponte Morandi. 

L’obiettivo a cui punta ora il Coordinamento cuneese è “il riconoscimento di «Operatore aereo»”. Perché questa sfida, resa più difficile dalla “scarsità di fondi”? “Questo riconoscimento - hanno spiegato i relatori - consentirà di poter intervenire in situazioni di emergenza con azioni mirate e più precise, garantendo una maggior sicurezza agli operatori e, in alcuni casi, anche con un maggiore risparmio di risorse economiche”.