“La Torre di controllo sia a carico dell’Enav”

La Commissione trasporti dà ragione allo scalo di Levaldigi dopo un'interrogazione dei parlamentali cuneesi

Una buona notizia per l’«Alpi del mare»: secondo la Commissione trasporti della Camera, “il servizio di torre di controllo dell’aeroporto di Cuneo Levaldigi deve essere a carico di Enav, in ragione del ruolo strategico riconosciuto all’aeroporto, inserito nell’elenco di quelli «d’interesse nazionale» nel nuovo Piano degli scali»”. È quanto si legge in una nota del viceministro della Giustizia Enrico Costa.

Con un altro parlamentare del Cuneese, Mino Taricco del Pd, Costa ha lavorato per trovare una soluzione alle querelle tra l’aeroporto cuneese e l’Enav, in lite per il servizio “Torre di controllo”. Dal momento che, a quanto pare, lo scalo non aveva pagato per poter usufruire di questo servizio, l’Enav lo sospese: fu un brutto colpo per Levaldigi, che perse i voli di Ryanair, compagnia che fa decollare e atterrare i suoi aerei soltanto in aeroporto dove il servizio di “Torre di controllo” è garantito. Alcuni parlamentare cuneesi hanno cercato di fare chiarezza con un’interrogazione, volta soprattutto ad appurare perché “altri aeroporti italiani, con numero di passeggeri e movimenti inferiori o similari a quelli di Cuneo, pare che abbiano beneficiato negli anni del servizio di Torre di controllo per 16 o 18 ore al giorno, mentre a Levaldigi sarebbe stato richiesto il pagamento per averlo per sole 8 ore”.

Ora l’intervento della Commissione trasporti, che si schiera dalla parte dello scalo cuneese. Come si legge nella nota di Costa, il documento presentato dalla Commisisone trasporti chiede infatti che “sia adottato, nell’impostazione del contratto di programma relativo al triennio 2016-2018, il criterio generale per cui sarà assicurata la fornitura del servizio di torre da parte di Enav negli aeroporti individuati come aeroporti di interesse nazionale nel Piano nazionale degli aeroporti”. Ne consegue, “in coerenza con tale criterio”, che “siano inclusi aeroporti come quello di Cuneo” e che per questi scali “sia prevista la fornitura del servizio di torre da parte di Enav”.

“Si tratta - conclude Costa - di un segnale importante, che è frutto di un lavoro di squadra che va al di là delle bandiere di partito. Un impegno finalizzato a garantire un principio di equità e, soprattutto, ad evitare una vera e propria contraddizione: che ci siano aeroporti considerati di interesse nazionale che debbano pagare per il «servizio torre», a fronte di altri scali di minore impatto strategico per il Paese che sono invece a carico dello Stato”.