Polveri sottili, anche Fossano sfora i limiti di legge

I dati rilevati dall’Arpa con la centralina mobile segnalano una criticità condivisa con tutto il “bacino padano”

Non è buona quanto speravamo la qualità dell’aria a Fossano. A ricordarcelo sono i dati raccolti dall’Arpa con il monitoraggio effettuato tramite centralina mobile dall’8 dicembre 2017 al 4 aprile 2018. E, con i suoi strumenti di rilevazione, ha segnalato uno sforamento del limite di polveri sottili (le Pm10 o particolato) per 16 giorni in quattro mesi che, proiettati nell’arco di un anno, oscillano intorno ai 45 sforamenti, dieci in più del tetto massimo previsto dalla normativa. Fossano si colloca alle spalle di Alba e Bra, ma davanti a Mondovì, Saliceto e Cuneo, a riprova del fatto che le polveri sottili si concentrano man mano che da sud (più spazzata dal vento) si risale la pianura. Le rilevazioni hanno evidenziato anche una specificità tutta fossanese: il primato regionale nell’emissione di ammoniaca, per il 99% prodotta dal comparto agricolo.

Articolo completo su "la Fedeltà" di mercoledì 31 ottobre