“Residenza teatrale” per attori under 30

Una settimana di lavoro con una regista professionista e domenica in scena per uno spettacolo aperto a tutti

Quando la vita e l’arte - in questo caso il teatro - davvero si fondono. Un gruppo di under 30 - tutti componenti della compagnia locale  di teatro “Corte dei folli” - partecipa, dallo scorso 16 luglio fino al 22, ad una “residenza teatrale”. Che cosa significa? Significa che mangiano e dormono insieme all’hostello Sacco di Fossano , per poi dedicarsi, durante la giornata, al laboratorio teatrale che l’attrice e regista professionista Paola Tortora, di Vintulera Teatro,  tiene sul “Povero Piero”, opera di Achille Campanile, nel vicino teatro dei Battuti bianchi in largo Bonardi.

È la seconda volta che la Corte dei folli propone un’iniziativa di questo tipo. Che non è riservata ai soli membri della compagnia, ma estesa a chiunque ami il teatro. 

Ormai incominciata la settimana di residenza teatrale, per chi sia incuriosito dall’iniziativa c’è la possibilità di partecipare come “uditori”, cioè come spettatori del laboratorio. Ogni giorno fino al 21 luglio, si aprono - ovviamente al teatro dei Battuti bianchi - due sessioni per uditori, dalle 17,30 alle 19,30 e dalle 21 alle 23 con la possibilità che la conclusione sia posticipata di un’ora; sarà possibile entrare a sessione iniziata, si chiede però di non lasciare il teatro fino al termine. Il costo di partecipazione è di 10 euro a sessione (5, se si partecipa a più sessioni); è obbligatoria la prenotazione al 347.3029518.

Non finisce qui. La residenza teatrale si concluderà con uno spettacolo - messo in scena dai partecipanti, guidati da Tortora - che è in programma per le 19 di domenica 22 luglio, sempre al teatro dei Battuti bianchi. In questo caso, l’ingresso è libero.

Il pubblico potrà godersi un’originale rilettura del “Povero Piero”, in cui vita e morte si confrontano, creando una vicenda che si snoda tra ironico e macabro, commedia e tragedia. Per quanto il tema sia classico (da sempre l’uomo si interroga su vita e morte), l’approccio di Tortora e dei suoi allievi è fortemente sperimentale; l’obiettivo, spiegano, è “riflettere attraverso il ridere”.

La Corte dei folli, che ha organizzato l’evento, “ringrazia l’assessore del Comune di Fossano Cristina Ballario per l’appoggio e il presidente della Fondazione Cassa di risparmio di Fossano Gianfranco Mondino per il contributo erogato per l’iniziativa”.