Per due anni era stata “congelata” e, di fatto, sostituita con altri strumenti di concertazione tra la Giunta e le categorie produttive (agricoltori, commercianti, artigiani, ecc.). Quasi a metà del suo mandato, l’Amministrazione Sordella è tornata (in parte) sui suoi passi riproponendo la Consulta delle attività produttive. Lo ha fatto su sollecitazione del consigliere Clemente Malvino (Forza Italia) e dopo averne modificato le regole di funzionamento in un paio di articoli. Obiettivo delle modifiche è quello di circoscriverne le funzioni rispetto al passato, evitando di farne un doppione dell’Ufficio manifestazioni, un “contropotere” dell’Amministrazione comunale o un palcoscenico per chi è in cerca di visibilità. La nuova veste assegnata alla Consulta non è però piaciuta ad Anna Mantini (Lega Nord) che ne ha denunciato lo “svuotamento”.
Articolo completo su "La Fedeltà" di mercoledì 24 agosto