Rinasce dalle ceneri la Consulta delle attività produttive

Con un nuovo regolamento che ne delimita le competenze. Contraria Anna Mantini

Per due anni era stata “congelata” e, di fatto, sostituita con altri strumenti di concertazione tra la Giunta e le categorie produttive (agricoltori, commercianti, artigiani, ecc.). Quasi a metà del suo mandato, l’Amministrazione Sordella è tornata (in parte) sui suoi passi riproponendo la Consulta delle attività produttive. Lo ha fatto su sollecitazione del consigliere Clemente Malvino (Forza Italia) e dopo averne modificato le regole di funzionamento in un paio di articoli. Obiettivo delle modifiche è quello di circoscriverne le funzioni rispetto al passato, evitando di farne un doppione dell’Ufficio manifestazioni, un “contropotere” dell’Amministrazione comunale o un palcoscenico per chi è in cerca di visibilità. La nuova veste assegnata alla Consulta non è però piaciuta ad Anna Mantini (Lega Nord) che ne ha denunciato lo “svuotamento”.

Articolo completo su "La Fedeltà" di mercoledì 24 agosto