Scintille in Alpi acque

I Comuni di Fossano, Savigliano e Saluzzo protestano con il Cda e chiedono tempi più celeri per la liquidazione del socio privato e il passaggio alla Società pubblica

Una lettera di protesta firmata dai Comuni di Fossano, Savigliano e Saluzzo è arrivata nei giorni scorsi sul tavolo di Alpi acque, la Società mista (pubblico-privata) che ne gestisce i servizi di acquedotto, fognature e depurazione. Contesta la scelta del Cda di richiedere un parere giuridico per verificare se sia necessario modificare lo statuto della Società per conformarlo alle norme della legge Madia. In ballo ci sono le procedure (non previste dall’attuale statuto) per la liquidazione del socio privato e la trasformazione di Alpi acque in una Società interamente pubblica. È l’approdo previsto dal voto dell’Assemblea dei sindaci nel 2017, ratificato dalla Conferenza d’Ambito, ma che nel territorio di Alpi acque non ha ancora cominciato il suo percorso.

Articolo completo su "la Fedeltà" di mercoledì 12 dicembre