Serate in cortile, per entrare nel Museo con occhi nuovi

Tre serate “Dentro il quadro” venerdì 9, 16 e 23 giugno per presentare il progetto "Museo diocesano social club"

Dentro un quadro per conoscere storie, per conoscere gli altri, per conoscere sé stessi. Quadri, “circolari”: che intrecciano narrazioni e che ci uniscono. Un progetto multiculturale e cross-mediale, locale ma universale. Un ponte fra passato e futuro. Ma soprattutto un museo – luogo delle muse per antonomasia – proprio a due passi da casa nostra, come non l’avete mai visto, forse perché davvero nessuno di noi l’ha mai visto con occhi veri, con occhi nuovi: gli occhi del cuore. Tutto questo e molto altro è “Museo diocesano social club”, un progetto di scoperta e rilettura delle opere del Museo diocesano di Fossano (via Vescovado 8). Per scoprire l’iniziativa, sono in calendario tre serate “Dentro il quadro” con le parole di Derio Olivero e Carlo Turco, la musica di Raffaella Buzzi e Walter Lamberti, il kora di Cheikh Fall e le performance live pittoriche di Barbara Villosio.

Appuntamento per i tre venerdì di giugno: 9, 16 e 23 nel cortile della diocesi di via Vescovado, alle 21,30. Tre serate “Dentro il quadro” (ingresso libero), tre serate a tema coi colori delle tre confraternite di cui conserviamo i quadri nel Museo: Battuti rossi, neri e bianchi.

Venerdì prossimo, 9 giugno, sarà la serata rossa ad aprire il ciclo: “Parlerò del Vigneto rosso di Van Gogh - dice Derio Olivero -, perché il rosso è passione, amore e sacrificio. Temi cruciali anche nei quadri, e nelle nostre vite: in questo senso Museo diocesano social club è un intreccio di storie. È sorprendente come le nostre biografie s’intreccino alle vicende narrate nei dipinti, ed è sorprendente come tutte le persone abbiano in fondo le stesse emozioni, gli stessi sentimenti che le accomunano. Storie diverse ma in fondo simili. È questo l’intento del progetto: far conoscere le opere di un museo, scoprendole attuali e contemporanee, per far scoprire storie di vita altrui scoprendole vicine e autobiografiche”. Il progetto infatti prevede che si sperimentino nuovi narratori come ciceroni delle opere d’arte conservate nel Museo diocesano, narratori “non professionisti” che raccontino al pubblico i quadri dal loro punto di vista. Cosa c’è della tua storia in quell’opera d’arte? Questa sarà la domanda alla quale in qualche modo saranno chiamati a rispondere i nuovi narratori: detenuti ed ex detenuti, immigrati, nuove italiani ma anche tutte le persone che vorranno cimentarsi liberamente. Un’esperienza gratuita di partecipazione, sia come narratori che come visitatori.

 

Narratori e visitatori

Per sperimentarsi come narratori è possibile scrivere a fossano@museosocialclub.it chiedendo di partecipare alla giornata di mercoledì 14 giugno. Per vivere invece l’esperienza dell’incontro di storie, di comunità, di forme artistiche e vedere il progetto nel vivo, l’invito è a partecipare alla festa del Museo diocesano social club. Una due-giorni, sabato 24 e domenica 25 giugno, di sguardi e di parole, ma anche di convivialità, musica e divertimento. Perché “la vita è seria, ma l'arte è gaia” diceva Friedrich Schiller. L’arte è gioia, e se fatta insieme è un grande abbraccio che alleggerisce la vita.

Museo diocesano social club è promosso da Culturadalbasso, Diocesi e Caritas di Fossano, Progetto Città e cattedrali e l’associazione Amici del Museo di Fossano Onlus. È uno dei tre progetti vincitori del bando Musei aperti 2016 di Fondazione Crc. Per informazioni: www.museosocialclub.it.