Si vota per il nuovo sindaco

Domenica si vota. Dalle 7 alle 23, nei 26 seggi di Fossano e frazioni, 20.057 elettori saranno chiamati a eleggere il nuovo sindaco e i nuovi consiglieri comunali.

Domenica si vota. Dalle 7 alle 23, nei 26 seggi di Fossano e frazioni, 20.057 elettori saranno chiamati a eleggere il nuovo sindaco e i nuovi consiglieri comunali. Sulla scheda azzurra troveranno cinque candidati sindaci e undici liste. Sono Antonio Vallauri (area Centro-destra, sostenuto da Forza Italia, Lega Nord e tre liste civiche), Davide Sordella (area Centro-sinistra, sostenuto da Pd e due liste civiche), Antonio Martorello (lista civica), Ilaria Riccardi (Movimento 5 Stelle) e Anna Damilano (lista civica).
Sulla carta, Vallauri e Sordella sono i due candidati più forti e “strutturati”. Ma sul voto pesano diverse incognite. Vallauri potrebbe pagare, in termini elettorali, il passaggio dal Pd (e dalla Giunta Balocco, dove rivestiva l’incarico di assessore ai Lavori pubblici) al Centro-destra; Sordella una militanza recente nel Pd (dal Comitato pro-Renzi alle Primarie del 2012) dopo anni di esperienza all’estero.   
Di queste loro “debolezze” potrebbero approfittare i tre outsider, che puntano a rappresentare un’alternativa per gli elettori, sia pure con accenti e sensibilità diverse: Damilano con la sua proposta di ricambio generazionale e a-politico; Riccardi con il messaggio anti-sistema del M5S; Martorello con la “riconoscibilità” del suo impegno personale e politico a sinistra.
Sul voto amministrativo, inoltre, potrebbero esercitare la loro influenza, in una sorta di “effetto traino”, anche le elezioni Regionali ed Europee, dove si profila un testa a testa tra Pd e 5 Stelle, con il Centro-destra nella posizione di terzo incomodo. Ma ancor più importante sarà il giudizio degli elettori sull’Amministrazione uscente, la cui eredità è stata raccolta, almeno in parte, dal candidato Sordella con la formula del “rinnovamento nella continuità”.   
La previsione più accreditata è che - vista la frammentazione - non basti un turno unico a eleggere il nuovo sindaco, ma che si debba tornare alle urne domenica 8 giugno per il ballottaggio. Sarà così se nessuno dei cinque candidati riuscirà a conquistare il 51 per cento dei consensi.   
Il voto del 25 maggio, in ogni caso, è una chiamata senza appello per votare i 16 nuovi consiglieri. Gli elettori - per la prima volta - avranno la possibilità di esprimere fino a due preferenze, ma in questo caso dovranno rispettare l’alternanza di genere (uomo-donna o viceversa), altrimenti il secondo nome non sarà considerato valido.